SEMINARE UN’OASI DI MISERICORDIA
L’anno scorso avevamo guardato al cielo nel desiderio di volare più alto. Ci pareva necessario far rinascere la nostra generosità domandandoci come diventare testimoni della carità, nei servizi che viviamo: dall’ascolto all’aiuto alimentare, dall’accoglienza delle nostre mense all’aiuto per costruire una mensa in Niger, dalle raccolte alimentari alla nascita del Centro di Raccolta Solidale. Il tutto era guidato dalla campagna UNA SOLA FAMIGLIA UMANA. CIBO PER TUTTI, perché l’attenzione alla fame riempisse il paniere delle nostre premurose attenzioni.
Le parole che abbiamo scelto quest’anno per guidare il nostro cammino ci portano immediatamente verso la terra.
Hanno un debito anzitutto: verso Papa Francesco che nella bolla di indizione del Giubileo sulla misericordiosa così scriveva: “Nelle nostre parrocchie, nelle comunità, nelle associazioni e nei movimenti, insomma, dovunque vi sono dei cristiani, chiunque deve poter trovare un’oasi di misericordia”.
Come Caritas vogliamo provarci, convinti che lo Spirito di Cristo deve lavorare prima in noi per poter lavorare insieme a noi. Vogliamo provarci ad aiutare le nostre comunità perché realizzino questa missione. Vorremmo farlo nella riflessione sul tema del perdono e su quello delle opere di misericordia, corporale e spirituale, che nella tradizione cristiana indicano il modo attraverso il quale vivere il farsi prossimo, entrando sempre più nel cuore del vangelo. Vorremmo farlo ponendo segni di misericordia, inventando spazi nuovi in cui dire la carità di Cristo.
Ma nel titolo del tema dell’anno c’è di più della parola misericordia. C’è anche quell’attenzione alla cura della casa comune che papa Francesco ha proposto nella sua enciclica Laudato si. Questo testo è ben più di una riflessione sul tema dell’ecologia così come potremmo intenderla. Si tratta infatti di convertirci ad una ecologia integrale, che tenga insieme le dimensioni umane e sociali. Un’ecologia che non guardi solo alla relazione tra gli organismi e l’ambiente, ma anche all’economia, al sociale, alla cultura, alla vita quotidiana dove possiamo giocarci promuovendo stili di vita differenti.
Tutti questi spunti presenti nell’enciclica ecologica di papa Francesco guideranno le nostre riflessioni e daranno suggerimenti per articolare i nostri momenti di sensibilizzazione alla carità e di promozione alla mondialità.
Seminare è un’arte che vorremmo dicesse anche lo stile del nostro esserci. La parola tiene insieme alcuni elementi sempre da considerare: piccolezza e umiltà, ma anche potenza interna e capacità di far crescere, di produrre novità, di avviare processi. Ci auguriamo di riuscire insieme ad accogliere la luce che viene da Gesù per diventare capaci di far crescere delle oasi di misericordia nelle nostre comunità, nei nostri paesi e nel mondo in cui purtroppo crescono sempre più quei deserti interiori che non fanno altro che moltiplicare i deserti esteriori.