Intervista Famiglia Cristiana

PREGHIERA E FRATERNITÀ SOLIDALE:
L’AMORE PUÒ VINCERE IL TIMORE

Il mio grazie a Famiglia Cristiana per l’amichevole vicinanza. E poiché entra in molte case, comprese quelle dei territorio lodigiano, affido al settimanale l’assicurazione della preghiera condivisa dai sacerdoti e dall’intera diocesi per le famiglie e le comunità che sono in prima linea nel fronteggiare la tanto seria difficoltà.

Incoraggio tutti alla speranza, cominciando da quanti sono stati colpiti personalmente o per le condizioni delicate di qualche familiare. Nell’avvio dell’emergenza, la popolazione ha risposto con responsabilità ammirevole. Ne ho avuto conferma dai parroci.

È questa la collaborazione indispensabile, che deve allearsi con l’abnegazione degli operatori sanitari, come di quelli di pubblica sicurezza e dei numerosi volontari, mentre auspichiamo che l’intelligenza umana, dono di Dio, trovi al più presto il rimedio più efficace. Insuperabile risorsa è, però, il nostro affidarci al Signore. Coscienti della comune fragilità e fiduciosi nella benevolenza divina, supereremo ogni discriminazione. Non perderemo tempo nel cercare responsabilità, ritardi, inadempienze altrui, ma unendo gli sforzi fattivamente saremo incisivi nell’azione a tutela di tutti. Saremo guariti dalla fraternità solidale, che sempre scaturisce dai giorni difficili. Li interpreta la “valle oscura” descritta dal Salmo del Buon Pastore, che ci invita a « non temere alcun male» perché Egli è con noi. La sospensione della Messa domenicale ha diffuso un certo smarrimento. Ma nella privata celebrazione, vescovo e sacerdoti hanno avvicinato l’intera famiglia lodigiana al Medico dei corpi e delle anime e l’orizzonte di preghiera si apre alla dimensione globale assunta dall’epidemia: così l’amore vince il timore.

La preghiera comune, specialmente nelle famiglie, forse da tempo abbandonata, aiuterà a capire che la solitudine ha un messaggio benefico per ciascuno. Ci renderà sapienti nella condivisione di sacrifici. E sarà appello di ritorno a Dio nella conversione dalle colpe per uno stile di ita più umano e fraterno. È la proposta della Quaresima affinché percepiamo l’essenziale del vivere. La Misericordia ci salverà dalle angustie presenti. Ed arriverà senz’altro la Pasqua.

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