Nuove disposizioni di Mons. Vescovo per l’emergenza corona virus

Lodi a palazzo vescovile, nellsalone dell'Episcopio, l'incontro annuale di sua Eccelenza Maurizio Malvestiti con i politici, gli amministratori, le autorità e associazioni, il core del sistema lodigiano con il presule. nella foto la relazione di mons Malvestiti conil vicario don Bassiano Uggè

Lodi, 8 marzo 2020

Visto il Comunicato dei Vescovi Lombardi dello scorso 6 marzo e in ragione del Decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri datato 8 marzo 2020, si dispongono i seguenti provvedimenti.
1. Le chiese rimangano aperte per la preghiera personale, evitando assembramenti di persone e
garantendo la possibilità di rispettare la distanza tra i frequentatori di almeno un metro.
2. Le Messe con la presenza di fedeli rimangono sospese; i presbiteri celebreranno quotidianamente,
a porte chiuse, senza popolo.
3. Si sospendano anche i matrimoni, i battesimi e le Messe esequiali. Si tengano al cimitero la
benedizione del sepolcro e il rito della sepoltura (o della deposizione delle ceneri) come previsto dal
rituale delle esequie, capitolo IV, alla presenza dei soli parenti stretti, sempre nel rispetto delle
distanze imposte dalla normativa. La Messa esequiale sarà concordata con la famiglia a tempo
opportuno al termine dell’emergenza.
4. Negli oratori restino chiusi i cortili e gli altri ambienti, compresi i bar. Pertanto non si prevedano
incontri, iniziative, riunioni, annullando, in ogni caso, eventi precedentemente fissati.
5. Per il sacramento della riconciliazione è preferibile non utilizzare confessionali, ma luoghi più
ampi come la sacrestia o ambienti adiacenti la chiesa. Per la confessione nei banchi si tenga la distanza
di almeno un metro, a condizione che sia possibile garantire la dovuta riservatezza del sacramento.
6. I sacerdoti, e gli altri ministri autorizzati, sospendano la visita agli ammalati per la comunione; si
sospenda in questo periodo di restrizione anche la visita per la benedizione annuale delle famiglie; i
sacerdoti non tralascino, tuttavia, la visita ai malati gravi per offrire il conforto spirituale, l’unzione
degli infermi e il viatico.
Le presenti disposizioni sono valide fino a nuovo provvedimento.

 

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