Ama! La carità non avrà mai fine

Nuova edizione del cammino adolescenti

Cammino adolescenti

Dopo la Speranza, la Carità: sono legate a doppio filo, queste due virtù teologali, e indissolubilmente unite anche alla terza, la Fede. “Teologali” perché ci parlano di Dio e cercare di incarnarle dice il desiderio di vivere in unione con Lui e come Lui ci ha mostrato attraverso Gesù. Papa Benedetto XVI nell’enciclica Deus Caritas est scrive così: “Fede, speranza e carità vanno insieme. […] La fede, che prende coscienza dell’amore di Dio rivelatosi nel cuore trafitto di Gesù sulla croce, suscita a sua volta l’amore. Esso è la luce — in fondo l’unica — che rischiara sempre di nuovo un mondo buio e ci dà il coraggio di vivere e di agire. L’amore è possibile, e noi siamo in grado di praticarlo perché creati ad immagine di Dio. Vivere l’amore e in questo modo far entrare la luce di Dio nel mondo, ecco ciò a cui vorrei invitare con la presente Enciclica.” (Benedetto XVI,  Deus Caritas Est, n. 39)

Vogliamo dunque vivere un cammino con i nostri adolescenti per riscoprire cosa è davvero la Carità, non accontentandoci del significato più superficiale del termine, ma andando in profondità. Ci guideranno i versetti dell’Inno alla Carità di San Paolo, un compendio delle caratteristiche più preziose dell’Amore. Per citare sempre papa Benedetto XVI: “San Paolo nel suo inno alla carità (cfr 1 Cor 13) ci insegna che la carità è sempre più che semplice attività: « Se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per essere bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova » (v. 3). […] L’azione pratica resta insufficiente se in essa non si rende percepibile l’amore per l’uomo, un amore che si nutre dell’incontro con Cristo. L’intima partecipazione personale al bisogno e alla sofferenza dell’altro diventa così un partecipargli me stesso: perché il dono non umilii l’altro, devo dargli non soltanto qualcosa di mio ma me stesso, devo essere presente nel dono come persona.”  (Benedetto XVI, Deus Caritas Est, n. 34)

Cercheremo quindi di aiutare i nostri ragazzi a scoprire il legame che tutto questo ha con la loro vita e perché è davvero la via per viverla in pienezza. In parallelo all’Inno di San Paolo faremo riferimento alle opere di misericordia corporale e spirituale (riprese dal brano di Matteo 25).

In ognuno dei sette capitoli (più uno introduttivo), troviamo:

  • un episodio del vangelo in cui è declinato il tema;
  • un breve commento che ci aiuti a comprendere come questo si lega all’opera di misericordia, al versetto della lettera ai Corinzi e alla vita dei ragazzi;
  • alcune proposte di attività, di tipo catechistico, ma anche ludico-esperienziale, con domande guida per la rilettura e per provare ad andare in profondità;
  • un testimone che ha incarnato in modo particolare l’opera di misericordia: la genialità dei santi sta nel fatto che sono stati capaci di vedere i bisogni nuovi che emergevano nel loro tempo e hanno gettato semi che ancora oggi portano frutto: “la carità non avrà mai fine” (cit.);
  • alcune indicazioni per contattare realtà caritative (anche nel nostro territorio): il desiderio è quello di far vivere ai nostri ragazzi incontri che siano significativi per la loro vita e piccole esperienze di servizio;
  • in appendice al sussidio sono proposti anche alcuni materiali extra che possono tornare utili.

Attraverso questo percorso vorremmo far cogliere che la grande novità non è che Gesù insegni che chi ha fame, sete, senza vestito, senza dimora, carcerato, malato addirittura morto abbia diritto alla solidarietà. La grande novità è la presenza di Gesù in ciascuno di questi bisognosi e quindi in ciascuno di noi!

Il sussidio “Ama!” è realizzato in collaborazione con l’Ufficio Missionario (un grazie speciale a don Marco Bottoni) e Caritas Lodigiana. Sarà disponibile presso l’Ufficio di Pastorale Giovanile a partire dai primi di ottobre. Ogni parrocchia potrà ritirare la sua copia gratuita ed acquistarne eventuali altre a 5,00 € cad.

 

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