C’è un fuoco che non si spegne, un desiderio che abita il cuore di ogni giovane: vivere una vita piena, vera, accesa. È questo il fuoco che vogliamo ritrovare insieme, nel Giubileo Diocesano dei Giovani, che vivremo domenica 23 novembre alle 18 nella Cattedrale di Lodi.
Sarà un momento grande, intenso, di tutta la nostra Chiesa diocesana.
Un momento per dire: “Siamo qui, Signore! Ci siamo ancora, e vogliamo ripartire da Te.”
Il tema scelto da Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Gioventù di quest’anno ci accompagna: “Anche voi date testimonianza, perché siete con me”. (Gv 15,27) Dopo aver incontrato Gesù, non si può restare fermi.
L’amicizia con Lui accende dentro qualcosa di nuovo: una luce, una pace, una forza che non possiamo tenere solo per noi. In un tempo come il nostro — ferito da guerre, paure, divisioni — vogliamo essere testimoni di pace, portatori di speranza, segni vivi dell’amore di Dio che continua ad agire nel mondo, anche attraverso di noi.
La serata si muoverà su diversi momenti tra loro legati. Il primo momento sarà in Cattedrale: un tempo di preghiera e ascolto, dove la Parola di Dio ci parlerà direttamente al cuore. Ci sarà un dialogo con il Vescovo Maurizio, che ci aiuterà a leggere la vita con lo sguardo della fede, e l’ascolto di alcuni giovani testimoni che racconteranno le loro esperienze di servizio, di missione, di preghiera, di scelte concrete.
Sarà come guardare negli occhi chi ha detto il suo “sì” e lasciarsi contagiare dal suo coraggio.
Il secondo momento sarà fuori dalla Cattedrale: simbolico, semplice, ma forte. Un gruppo di diciannovenni farà la professione di fede e da una candela accesa, segno della fede ricevuta, nascerà una catena di luce che arriverà fino a un fuoco grande, acceso sul sagrato. Quel fuoco è il simbolo della fede che si trasmette, della luce che passa di mano in mano, della gioia di credere insieme. Non è solo un gesto: è una consegna, un’eredità, un segno che dice chi siamo e chi vogliamo essere.
E dopo la preghiera, ci sarà tempo anche per stare insieme, conoscersi, condividere un momento conviviale, perché la fede non spegne la festa: la trasforma in incontro vero.
Siamo tutti invitati: i giovani delle parrocchie, dei movimenti, delle associazioni, ma anche chi non sa bene dove sta andando e sente solo che dentro ha un piccolo desiderio di luce.
Il Giubileo dei Giovani è per te! Perché una scintilla basta per accendere il mondo.
Don Enrico
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