Il pellegrinaggio giubilare guidato dal Vescovo Maurizio

800 lodigiani pellegrini di speranza dal Papa

Dal 4 al 7 settembre, ieri la presentazione

Saranno almeno 800 i lodigiani che parteciperanno al pellegrinaggio giubilare della diocesi a Roma che si terrà da giovedì 4 a domenica 7 settembre. Nella quattro giornate è prevista anche l’udienza con Papa Leone XIV, il passaggio dalla Porta Santa di San Pietro, la celebrazione nella basilica e la canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. A presentare l’evento il vescovo Maurizio, che ha presieduto la conferenza stampa indetta ieri alla redazione de il Cittadino in via Gorini a Lodi.

«Al Giubileo tutte le comunità ecclesiali cercano di andare a vedere Pietro, pontefice vescovo di Roma chiamato a servire la comunione ecclesiale di tutte le Chiese, facendole incontrare – ha detto monsignor Malvestiti -. Un “videre Petrum” che allude pure al fatto che Pietro e i suoi successori hanno ricevuto il mandato di confermare nella fede i fratelli e le sorelle. I battezzati sanno di avere una risposta alla loro ricerca di senso, al loro sguardo sull’unica vita, e sul compimento che tutti desiderano possa esserci per la vita che abbiamo».

“Pellegrini di speranza” è il titolo di questo Giubileo 2025. «E noi siamo pellegrini del senso – ha aggiunto il vescovo -. Camminiamo verso una pienezza di vita, libertà e amore. I Giubilei hanno anche una valenza sociale, di apertura a tutti, con un invito alla solidarietà, giustizia, condivisione e pace, nei cui confronti abbiamo una responsabilità, indipendentemente dal credo religioso». Un cammino sui passi della fede «che deve approdare alla carità» e la cui meta «è la pienezza della vita» a conclusione del quale ci sarà la canonizzazione di due giovani, Acutis e Frassati. Giovani come Elisabetta e Alessandro, ragazzi lodigiani che hanno vissuto la recente esperienza del Giubileo dei giovani e che ieri hanno raccontato le loro vicende vissute in questo contesto giubilare, definito da don Enrico Bastia, direttore dell’Ufficio di pastorale giovanile, come «il pellegrinaggio del sì, per cui i giovani hanno scelto di mettersi in gioco e vivere questa esperienza, rafforzandosi lungo l’itinerario verso Roma. I giovani, tornando a casa, hanno portato con loro il proprio sì, sostenuto da fede, speranza e carità». A prendere parte alla conferenza, moderata dal direttore de “il Cittadino” Lorenzo Rinaldi, il quale ha descritto il pellegrinaggio giubilare della diocesi come «un appuntamento che coinvolge il territorio e che rimarrà nella storia del Lodigiano» anche don Stefano Chiapasco, direttore dell’Ufficio pellegrinaggi diocesano, che ha raccontato nei dettagli l’organizzazione e la logistica di questi 4 giorni, «un’occasione per vivere in continuità il Giubileo aperto da Papa Francesco nella notte di Natale 2024, e il cui momento forse più significativo sarà l’udienza del 6 settembre in piazza San Pietro e poi, nel pomeriggio, il passaggio della porta santa attraverso la basilica di San Pietro». Tra i presenti alla conferenza stampa anche monsignor Franco Badaracco, direttore Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Lodi

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