Sabato pomeriggio in cattedrale a Lodi

Giubileo dei Migranti

"Vi chiedo - con tutto il cuore - di curare la vostra tradizione religiosa"

Sabato pomeriggio in cattedrale a Lodi è stato celebrato il Giubileo dei migranti. Presenti i cristiani che abitano nel Lodigiano appartenenti alle comunità latino-americane, alle comunità francofone e a quella romeno-cattolico. Ad accogliere i migranti in cattedrale il vescovo di Lodi Maurizio Malvestiti.

«Carissimi amici, – ha detto il presule – benvenuti nella cattedrale di Lodi per il Giubileo».

Poi ha letto la preghiera per il Giubileo impartendo la benedizione e consegnando il suo messaggio, letto poi da don Angelo Dragoni durante l’omelia. A presiedere la celebrazione don Marco Bottoni, direttore diocesano dell’Ufficio Migrantes e del Centro missionario, concelebranti don Dragoni, guida spirituale delle comunità latino-americane e padre Salvatore Mazzitelli, scalabriniano. «Vi abbraccio nella fraternità cristiana, – ha scritto il vescovo Maurizio nel suo messaggio – che ci fa sentire a casa in ogni angolo della terra: siamo infatti figli e figlie di Dio, grazie al battesimo e agli altri sacramenti affidati da Cristo per noi alla Santa Chiesa, nostra Madre. Vi assicuro tutta la mia vicinanza spirituale. Don Marco, don Angelo e padre Salvatore celebreranno per voi e quando impartiranno la benedizione del Signore, che invoco su di voi, riceverete l’indulgenza giubilare alle condizioni stabilite dalla Chiesa che senz’altro i sacerdoti vi ricorderanno».

Il vescovo Maurizio ha poi scritto: «Come Gesù ha aperto il cuore sulla croce per l’intera famiglia umana, desideriamo spalancarvi le porte delle comunità lodigiane e sostenervi secondo le nostre possibilità nel desiderio di avere lavoro e casa sicuri, educazione per i figli, assistenza sanitaria e pensionistica ma anche accoglienza nella vita ecclesiale e in quella sociale a salvaguardia della vostra dignità personale e familiare. Vi chiedo – con tutto il cuore – di curare la vostra tradizione religiosa, custodendo la fede del Battesimo anche come dono prezioso per le nuove generazioni. Con la fede si alleano la speranza e la carità. E la vita migliora e si rafforza nel bene. Così possiamo camminare insieme nella serenità come nel dolore, per giungere alla meta della comune speranza: essere sempre con Dio e i suoi Santi – per prima la Santa Madre di Dio – nella casa che ci ha preparato nei cieli. All’affetto che Papa Leone ha espresso nel messaggio per la giornata dei migranti, aggiungo quello della Chiesa di Lodi. C’è tra noi un legame speciale: la patrona dei migranti, santa Francesca Cabrini, missionaria del Sacro di Gesù, è nata in terra lodigiana e perciò vi consideriamo ancora di più fratelli e sorelle, tutti».

di Giacinto Bosoni

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