Un “Colloquio” che si apre nel segno della memoria, a cinque anni esatti dalla notizia del primo caso di Covid nel territorio lodigiano, ma che subito si proietta nel presente e nel futuro, chiamando in causa la speranza insieme al Giubileo, per condividere «una visione di universale fratellanza animata da ispirazione evangelica ma anche positivamente laica, che insista su condono e clemenza, quali vie di solidarietà sempre percorribili nel recupero dei singoli e delle comunità alla responsabilità verso l’insieme».
Il vescovo Maurizio, dopo il momento di preghiera in Cattedrale, ha accolto con queste parole gli amministratori, i rappresentanti delle istituzioni civili e militari, del mondo della politica, del lavoro e dell’associazionismo: tutto il territorio lodigiano simbolicamente riunito nel segno della speranza, con la presenza di monsignor Rino Fisichella, pro prefetto del Dicastero per la nuova evangelizzazione, che ha offerto una introduzione storica del Giubileo declinata in una proposta per la politica contemporanea.
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