Il Duomo di Lodi è una delle architetture romaniche più importanti e maestose di tutta la Lombardia. La costruzione della Cattedrale iniziò nell’autunno del 1158 o nella primavera dell’anno seguente. Nel 1163 la parte absidale con la cripta era in condizione di funzionare; poi la costruzione continuò ad intervalli fino al 1284 quando fu costruito il protiro (piccolo portico a protezione dell’ingresso) davanti alla porta principale. La facciata, asimmetrica, presenta un grande rosone al centro e due bifore rinascimentali, il protiro è appoggiato su colonne sostenute da due leoni stilofori in pietra. La facciata fu rimaneggiata tra il 1506 e il 1509, quando venne allargato il rosone centrale e vennero aperte le due finestre laterali. Tutta la costruzione fu riassettata verso la fine del 1500 e una seconda volta verso la fine del 1700.
Gli ultimi restauri furono promossi per impulso del Vescovo Mons. Tarcisio Vincenzo Benedetti (1952-1972), sotto la direzione dell’arch. Alessandro Degani della Sovrintendenza ai Monumenti della Lombardia, riportando lo stile degli interni dal barocco al romanico originario. La solenne riconsacrazione avvenne il 25 maggio 1964 presieduta dal Cardinale Giovanni Colombo (1902-1992) arcivescovo di Milano. La Cattedrale venne insignita dal Papa S. Paolo VI (1897-1978) il 14 marzo 1970 del titolo di Basilica Romana Minore.
Il massiccio campanile fu iniziato su disegno di Callisto Piazza (1500-1562) nel 1539, ed è rimasto incompiuto nella parte terminale. Notevoli sono le sculture del portale maggiore. La lunetta centrale è di scuola antelamica (come pure le due statue di Adamo ed Eva che stanno ai lati della porta) e raffigura il Redentore, la Madonna e S. Bassiano. I capitelli e le cariatidi, che reggono l’architrave, sono opera più antica, i leoni del protiro sono del 1284.
L’interno è a tre navate separate da archi a tutto sesto poggianti su pilastri in cotto e coperte con volte a crociera. Nell’antico presbiterio, sopraelevato, si trova l’altare maggiore barocco in marmi policromi; davanti a questo si trova quello nuovo, realizzato dopo il Concilio Vaticano II, che ha per altare un sarcofago in marmo di Verona. La navata centrale ospita la statua in rame dorato di San Bassiano (del 1284) e vari affreschi medievali. All’ingresso della cripta, più antica, un bassorilievo romanico (XII secolo) raffigura l’Ultima Cena.
Nella cripta un’urna contiene le sante reliquie del patrono San Bassiano (319-409) fondatore e primo vescovo della Chiesa di Lodi e nel transetto sinistro “l’altare di S. Alberto Quadrelli” (1103-1173) nel quale vi riposano i resti del compatrono della Diocesi.
