Il regalo solidale per Natale

Clicca per ingrandire la locandina

Ri-dona un sorriso

Per questo Natale Solidale aiutateci a supportare il progetto  facendo una donazione. Leggi le informazioni di seguito riportate e/o guarda i video in fondo alla pagina.

 

Descrizione del contesto del paese

Per dare inizio ad un’era nuova per la Cambogia, all’anno zero, il regime dei Khmer Rossi comandati da Pol Pot dal 1975 al 1979 perseguitò tutti i religiosi, vennero chiuse e abbattute pagode e chiese, si smembrarono le famiglie, venne distrutto il sistema scolastico, vennero chiusi gli ospedali, si deportarono milioni di individui nelle campagne per trovare il loro riscatto dalla corruzione della vita cittadina nella purezza del lavoro dei campi.

Al regime dei khmer rossi seguì un decennio di controllo vietnamita. Bisognava ricostruire un paese. Al ritiro dei vietnamiti seguì una fase di transizione sotto la diretta tutela dell’ONU che portò alle elezioni nel 1993 e al varo di una nuova costituzione che sanciva il ritorno alla monarchia.

Anche il sistema sanitario ha dovuto essere ricostruito dal nulla.
3 piani strategici nazionali per la salute si sono susseguiti negli ultimi 20 anni per lo sviluppo di un sistema sanitario efficiente, accessibile, di qualità ed equo. Il sistema sanitario è oggigiorno organizzato in 3 livelli: distrettuale, provinciale e nazionale.
Dovrebbe esserci un centro di salute (il livello più basso di assistenza sanitaria) nel raggio di 10 km o due ore di cammino da ogni centro abitato e un ospedale di riferimento nel raggio di non più di 3 ore di macchina o di barca da ogni centro abitato.
Se è vero che ci sono stati indubbiamente grandi miglioramenti nelle strutture e nel sistema sanitari, è anche vero che l’accessibilità alle cure e l’utilizzo dei servizi sanitari sono ancora fortemente vincolati dal livello di educazione e dalle credenze di chi ha bisogno dei servizi, dal costo dei servizi stessi, dalla distanza dal luogo di assistenza (specialmente nelle aree rurali), a dimostrazione che i fattori socio-economici sono una forte determinante all’accesso alle cure.

Una delle più grandi sfide che il sistema sanitario si trova ad affrontare è la profonda mancanza di etica professionale da parte della grande maggioranza del personale sanitario ospedaliero, che non vede il malato come una persona ma come un oggetto che come tale non necessita di spiegazioni riguardo la malattia o di compassione e dignità nella cura e nella relazione. Tra le altre sfide il fiorire di piccole e grandi strutture sanitarie private e la vendita non regolamentata di farmaci da parte di privati non autorizzati e non professionisti favoriscono l’accessibilità alle medicine, ma non la qualità delle cure. Spesso anche i più poveri, avendo perso fiducia nelle strutture pubbliche, si riferiscono a strutture private più costose indebitandosi, credendo che a costo maggiore sia associata una qualità maggiore del servizio.

Descrizione del progetto: attività e risultati attesi

Grazie ai medici dell’ospedale Sonja Kill Memorial Hospital (SKMH) di Kampot a 150 km a sud della capital Phnom Penh, che si rendono disponibili per le trasferte, il progetto clinica-mobile porta assistenza medica di qualità e medicine presso i centri di salute rurali, che non dispongono di medici, ma solo di infermieri ed ostetriche. Infatti, nonostante l’80% della popolazione viva ancora in zone rurali, gli ospedali e il personale medico infermieristico specializzato sono concentrati nelle zone urbane, creando quindi uno squilibrio nella distribuzione delle cure sanitarie per la popolazione cambogiana.

Lo scopo principale del progetto clinica mobile è quello di incrementare la qualità delle cure mediche pediatriche primarie nelle zone rurali, in particolare con attenzione a casi particolari e che necessitano di interventi chirurgici per incidenti, patologie congenite o acquisite. Nel caso di patologie anche conclamate, spesso i genitori che vivono in zone rurali non hanno le conoscenze perché i loro bambini accedano alle cure sanitarie, o non ne hanno le possibilità economiche, e i centri di salute rurali non sono in grado (per mancanza di personale e/o per mancanza di competenze del personale) di rispondere alle esigenze della popolazione anche solo indirizzandola all’ospedale più competente.

I bambini che necessitano di interventi chirurgici non complessi (ascessi, ernia, idrocele, fratture semplici) vengono così riferiti all’ospedale SKMH e viene loro fornita ospedalizzazione e trattamento (anche chirurgico).

Un’operatrice sociale si occupa dei pazienti dal momento dell’accettazione fino alla fine della degenza, favorendo la mediazione tra i pazienti e le loro famiglie e il personale medico infermieristico e offrendo una disponibilità a qualsiasi bisogno.

Per gli interventi più complessi il personale di SKMH non è formato, quindi vengono invitati dall’estero equipe di chirurghi con diverse specializzazioni (ortopedici, otorini, chirurghi plastici e maxillo-facciali) per far fronte a questi interventi e per coinvolgere durante gli interventi stessi, l’equipe medico infermieristica dell’ospedale SKMH che gode di un training on-the-job.

Le operazioni chirurgiche e la degenza variano, a seconda del tipo di operazione, da 100 a 1500 $.

  • DONAZIONI:

    Donazione diretta
    c/o il Centro Diocesano Missionario

    Offerte tramite bonifico bancario
    Diocesi di Lodi – Centro Missionario
    c/c Intesa San Paolo
    IBAN IT04 U030 6909 6061 0000 0122 183

scarica la locandina

Condividi su