Giubileo del Mondo Educativo:

Uno sguardo nuovo e unitario per il futuro dell’educazione.

Rona, 27 ottobre - 1 Novembre 2025

Anche il mondo educativo lodigiano ha voluto essere presente all’evento mondiale svoltosi a Roma dal 27 ottobre al 1° novembre.

Il gruppo partito da Lodi, formato da una quindicina di persone tra Insegnanti di Religione e Dirigenti Scolastici, è stato presente agli eventi del Giubileo dal 30 ottobre al 1° novembre.

Due sono stati i momenti solenni del Giubileo a cui il gruppo lodigiano ha preso parte:

il discorso del Santo Padre agli Educatori in piazza San Pietro il 31 ottobre;

la Santa Messa celebrata da Papa Leone XIV sempre in piazza San Pietro il 1° novembre, Solennità di Tutti i Santi e proclamazione a “Dottore della Chiesa” di San John Henry Newman;

Accanto a questi due momenti, nei giorni precedenti e successivi erano possibili le visite alle quattro Basiliche romane e il passaggio alle rispettive “Porte Sante”.

Papa Leone XIV riferendosi alla “luminosa costellazione di carismi, di metodologie, pedagogie ed esperienze” rappresentate dagli Educatori partecipanti e “all’impegno “polifonico” della Chiesa, nelle Diocesi, nelle congregazioni, negli Istituti Religiosi, nelle Associazioni e nei Movimenti”, riconosce l’importanza dell’azione degli Educatori nel garantire una formazione adeguata, tenendo al centro, nella trasmissione del sapere umanistico e scientifico, “il bene della persona”.

Momenti intensi e coinvolgenti, molto partecipati e sempre affollati, successivi e continui, riuniti da un filo “luminoso” che ha stimolato i partecipanti al Giubileo a “guardare avanti con fiducia e speranza e a puntare in alto”.

Papa Leone XIV ricorda di essere stato a sua volta insegnante nelle Istituzioni dell’Ordine di Sant’Agostino e desidera, con il Suo discorso educativo, condividere la Sua esperienza, riprendendo i quattro aspetti della dottrina del Doctor Gratiae: l’interiorità, l’unità, l’amore e la gioia.

In sintesi, Papa Leone XIV, riferendosi a Sant’Agostino ci ricorda che è “un errore pensare che per insegnare bastino solo belle parole e buone aule scolastiche, laboratori e biblioteche.

Questi sono mezzi certamente utili ma la verità è nell’incontro profondo delle persone (interiorità), senza il quale qualsiasi proposta educativa è destinata a fallire”.

Con il termine “unità”, Il Papa sottolinea l’importanza del “con” nei contesti educativi e scolastici per portare alunni e docenti ad avvicinarsi alla verità.

Al riguardo Papa Leone XIV ha deciso di riprendere e di attuare il Progetto del Patto Educativo Globale (una delle intuizioni profetiche di Papa Francesco, Suo venerato predecessore) perché la “condivisione” del sapere e delle azioni da compiere non può che configurarsi come un grande atto di “amore”.

L’insegnamento non può essere separato dall’amore e, una difficoltà attuale delle nostre società, è quella di non saper valorizzare a sufficienza il grande contributo che insegnanti educatori danno in merito alla Comunità.  Soprattutto in questo tempo, nei vari contesti educativi, si avverte una certa preoccupazione per la crescita dei sintomi di fragilità interiori diffusi in tutte le età.

Il Papa sottolinea con forza che il ruolo degli Educatori è un impegno umano. E la gioia stessa del percorso educativo è umana. I veri maestri educano con un sorriso e la loro scommessa è di riuscire a svegliare sorrisi, motivazioni, piacere nel fondo dell’anima dei loro discepoli.

L’invito di Papa Leone XIV agli Educatori è di far diventare quei valori (interiorità, unità, amore e gioia) i punti cardine della missione personale e professionale degli Educatori.

Altro momento importante è stata la celebrazione della Santa Messa, nella Solennità di Tutti i Santi, e la proclamazione a “Dottore della Chiesa” di San John Henry Newman (copatrono con San Tommaso d’Aquino di tutti i soggetti che partecipano al progetto educativo).

Anche in questa occasione, Papa Leone XIV riprende il filo luminoso che collega le sue riflessioni e i suoi inviti. In questo caso, ripete agli Educatori: “Risplendete oggi come astri del mondo” grazie alla ricerca corale della verità e, nella generale sua condivisione attraverso il servizio ai giovani, in particolare ai poveri.

In coincidenza del Vangelo del giorno 1° novembre (il Vangelo delle Beatitudini che sono il cammino e il viaggio di Gesù Educatore) Papa Leone XIV esprime “possano le nostre Scuole e Università essere sempre luoghi di ascolto e di pratica del Vangelo e invita i partecipanti al Giubileo a non lasciarsi sopraffare dalle sfide attuali che a volte sembrano superiori alle nostre possibilità.

Il Papa invita a non permettere al pessimismo di sconfiggerci e ricorda uno dei testi di San John Henry Newman “Guidami luce gentile” l’inno in cui ci si rivolge a Dio quale guida che ci aiuta ad attraversare il buio che ci circonda.

Piero Cattaneo

 

 

 

  • DOCENTI ED EDUCATORI: TESTIMONI DI SPERANZA

“Cari fratelli e sorelle…Grazie alla luminosa costellazione di carismi, metodologie, pedagogie ed esperienze…grazie al vostro impegno “polifonico” voi garantite a milioni di giovani una formazione adeguata”. Ha iniziato così Papa Leone XIV la sua udienza rivolgendosi agli educatori provenienti da tutto il mondo. Un grazie che ha scaldato i cuori e ci ha fatto subito sentire vicini a questo Papa che ha voluto condividere la sua esperienza di insegnante.

Tra le migliaia di persone presenti in Piazza San Pietro c’eravamo anche noi…Un piccolo gruppo di IdR e personale della scuola della diocesi di Lodi.

Il nostro viaggio di Pellegrini di Speranza è iniziato dalla Stazione Centrale di Milano. E come ogni pellegrino, che si prepara spiritualmente per andare verso Gesù e intraprende un cammino nuovo, anche ciascuno di noi è partito con un bagaglio personale, deciso a camminare e a fare quei passi con la valigia da spingere per strada, su e giù dal treno. Questi gesti concreti aiutano però a fare altri “passi”: sono quelli dentro di noi per convertirci. Così come ci ha indicato il Papa, citando sant’Agostino: “Il vero maestro è dentro di noi”. L’Interiorità è la prima parola che ci è stata consegnata insieme alle altre tre: unità, amore e gioia.

E’ con questo stato d’animo che abbiamo anche conosciuto colleghi di cui non sapevamo niente, ma che da subito sono diventati compagni di viaggio. Perché il viaggio del Pellegrino è così: si parte, si prepara la valigia di speranze e di attese e poi ci si affianca ad altre persone alle quali ti affidi, chiedi appoggio e condividi paure e aspettative. Sperimenti in questo modo l’altro elemento che caratterizza un viaggio: l’unita’, perché non sei solo e le persone che hai accanto fanno la differenza. Proprio quello che succede in educazione. Infatti Papa Leone ci ha detto che ogni insegnante non educa mai da solo: a svolgere il ruolo educativo è la comunità, perché aiuta a “decentrarsi e stimola alla crescita…” (Discorso del Santo Padre Leone XIV agli educatori in occasione del Giubileo del mondo educativo)

Abbiamo scoperto quindi che tutti siamo coinvolti nella grande missione educativa: docenti, personale della scuola, catechisti, genitori, nonni…Nessuno escluso: Tutti siamo chiamati ad essere testimoni.

Un protagonista di questa testimonianza e di questo Giubileo è stato San John Henry Newman che, più volte citato dal Papa e già proclamato Santo da Papa Francesco il 13 ottobre 2019, è stato proclamato Dottore della Chiesa in una meravigliosa Celebrazione Eucaristica nel giorno di Tutti i Santi con un raccoglimento e una partecipazione spirituale davvero eccezionale. Possiamo dire che abbiamo vissuto un momento storico in cui, per la prima volta, una delegazione Anglicana ha partecipato alla Messa in Piazza San Pietro.

In questi giorni di pellegrinaggio, tra momenti di preghiera, di visite guidate (splendida la nostra guida romana Nadia che ci ha accompagnato in Santa Maria Maggiore e in San Giovanni in Laterano facendoci stupire e commuovere) e incontri di convivialità abbiamo vissuto il nostro Giubileo di Speranza.

E da ora in poi, pensando alle difficoltà nel quotidiano, alle fragilità dei nostri studenti e alle paure che ci accompagnano nel nostro compito educativo, potremo recitare quella preghiera di San John:  “Guidami tu, Luce gentile, attraverso il buio che mi circonda, sii Tu a condurmi”, consapevoli che il nostro compito di educazione passa anche dall’offrire questa Luce Gentile a tutti quelli che hanno una sete d’infinito.(cfr. Omelia del Santo Padre Leone XIV Santa Messa e Proclamazione a “Dottore della Chiesa” di San John Henry Newman).

prof.ssa Patrizia Castelli

docente di Religione presso l’Istituto Einaudi di Lodi

 

articolo pubblicato sul quotidiano  “Il Cittadino” sabato 15 novembre 2025

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