Domenica sinodale

Domenica prossima, 20 giugno, il Vescovo chiede a tutte le comunità parrocchiali una preghiera particolare per il XIV Sinodo della Chiesa di Lodi.

Se la consultazione ha già convolto numerosi fedeli, sono maturi ora i tempi per una sensibilizzazione corale verso l’esperienza sinodale. Si tratta di informare certamente, ma anche di far cogliere a tutti il senso e l’importanza di questo momento per l’intera diocesi e per il futuro delle comunità, che deve essere sostenuto e accompagnato dalla preghiera di tutti. Tale consapevolezza e coinvolgimento creerà il giusto clima e la necessaria attesa affinché il Sinodo non diventi un evento che riguarda solo qualcuno. Potrà così crescere, ce lo auguriamo, il desiderio di accogliere come un dono di Dio gli orientamenti che matureranno nell’ascolto dello Spirito e nel discernimento per incarnare nel presente l’identità cristiana e la missione ecclesiale.
“Terra, persone, Cose: il Vangelo per tutti” è l’espressione che campeggia nel logo del Sinodo e che intende condensare sinteticamente i grandi capitoli e la prospettiva di fondo intorno a cui si è raccolto il percorso di preparazione e su cui i sinodali dovranno lavorare, confrontarsi e, con l’approvazione del Vescovo, decidere. “Terra, persone e cose” diventeranno i tre grandi capitoli entro cui si collocheranno i differenti aspetti della vita ecclesiale. Essi ci orientano a stare dentro la storia, accanto agli uomini, non a partire solo dal vissuto interno alle comunità, che rischia di giustapporsi alla realtà circostante, ma in dialogo con la società e la cultura alle quali la Chiesa offre la propria testimonianza e il proprio servizio. Abitare in modo umile e attento la terra, nostra casa comune, rimettendo al centro le persone e le loro relazioni, restituendo alle cose il loro valore strumentale nello stile della sobrietà e della condivisione evangelica: sono le sfide aperte che ci chiedono ora di condividere proposte, soluzioni, orientamenti e scelte. Nello spirito della “Evangelii gaudium” di Papa Francesco, la destinazione universale della salvezza ed il compito di condividere il Vangelo intendono imprimere una “conversione pastorale” in chiave missionaria. Non è certo nuova questa esortazione che viene dallo stesso magistero pontificio, oltre che dalla Conferenza Episcopale Italiana. Diventa tuttavia ora urgente dare seguito e concretezza a tale orientamento, incarnandolo nel vissuto delle comunità ed innescando percorsi che ci portino realmente ad un rinnovamento che renda capace la nostra Chiesa di vivere in modo adeguato il tempo presente. La domenica “sinodale” dovrà accendere in tutti una speranza, un’attesa positiva verso l’esperienza del Sinodo che ci apprestiamo a vivere. La scelta di Papa Francesco di porre tutta la Chiesa in stato sinodale, non può che confermare e confortare il nostro proposito.

don Enzo Raimondi, Segretario Commissione Preparatoria del Sinodo

 

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