Cos’è il Sinodo

Che cosa è un Sinodo diocesano?

E’ la riunione del Vescovo con i sacerdoti, i consacrati e i laici della Diocesi per prendere in esame la pastorale locale, nel suo insieme o in alcuni aspetti rilevanti, e stabilire orientamenti e norme comuni.

Il Sinodo è una esperienza di partecipazione la cui ripresa è stata sollecitata dal Concilio Vaticano II.

Perché è stato convocato il Sinodo Diocesano?

Nell’omelia della Messa Crismale del giovedì santo 2019 il Vescovo di Lodi S. Ecc.za Rev.ma Mons. Maurizio Malvestiti ha chiamato la Chiesa di Lodi a condividere i frutti della visita pastorale, accompagnandone l’ultima tappa, e pensando ad un biennio diocesano, “pre” e poi “sinodale”, per rimanere “Insieme sulla via”.

Il 15 giugno 2019 è stato interpellato il Consiglio Presbiterale, riunito in sessione straordinaria col Consiglio Pastorale Diocesano, il Consiglio dei Vicari e i Direttori di Curia, sull’ipotesi di convocare effettivamente il Sinodo Diocesano, ottenendo un riscontro positivo.

Nella fase preparatoria del Sinodo Diocesano è prevista la costituzione di una Commissione il cui compito consiste nel prestare aiuto al Vescovo Diocesano principalmente nell’organizzazione e nell’offerta di sussidi per la preparazione del sinodo, nell’elaborazione del relativo regolamento, nella determinazione delle questioni da proporre alle delibere sinodali e nella designazione dei sinodali (Congregazione per i Vescovi e Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, Istruzione sui Sinodi Diocesani, 1997, III, B,1)

Quali sono stati i primi passi verso il Sinodo Diocesano?

Sono passati ormai trentuno anni dalla celebrazione del XIII Sinodo diocesano. Un lasso di tempo che aveva già richiesto una serie di disposizioni aggiuntive raccolte nel cosiddetto “decreto generale”.

Il Sinodo aveva recepito i frutti ormai maturi del Concilio Vaticano II. Continuando nel medesimo solco, alla luce dell’invito di Papa Francesco a metterci in stato di missione, è parso doveroso chiedere la verifica della situazione attuale. Il Sinodo sarà espressione di una Chiesa che si interroga sui doni ricevuti, sul come custodirli ed anzi incrementarli, assumendo consapevolezza adeguata alla missione nell’ora presente della sua storia e di quella della società lodigiana. Il Sinodo sarà tempo di ascolto, anzitutto dello Spirito, tempo di verifica e di discernimento per scelte e decisioni capaci di interpretare il presente e renderlo fecondo.

Come si svolgerà il Sinodo?

La celebrazione vera e propria del Sinodo (aperto domenica 17 ottobre 2021 con una celebrazione in Basilica Cattedrale a Lodi) è stata preceduta da una fase preparatoria. In questa prospettiva sono stati ascoltati i principali organismi di consultazione diocesani.

Ufficialmente, sabato 18 gennaio 2020 ore 21.00 in Basilica Cattedrale è stato indetto ufficialmente il XIV Sinodo della Chiesa di Lodi durante la Concelebrazione eucaristica presieduta da S. Ecc.za Mons. Maurizio Malvestiti, Vescovo di Lodi.

La Commissione preparatoria al Sinodo convocata dal Vescovo ha redatto il Regolamento del Sinodo, gli strumenti per la preparazione spirituale e lo “Strumento per la consultazione” del popolo di Dio con alcune domande sui differenti ambiti.

Quanto emerso è il risultato che l’Assemblea Sinodale, rappresentativa dell’intero popolo di Dio, utilizzerà come “Strumento di lavoro” (Instrumentum laboris) per il discernimento. L’Assemblea si ritroverà dapprima in Commissioni e quindi in Sessioni plenarie. Il cammino si concluderà con la promulgazione del “Libro del Sinodo” che conterrà l’esito del lavoro svolto, con alcune norme e le linee guida per la pastorale diocesana.

Quali argomenti principali dovranno essere affrontati nel Sinodo Diocesano?

Il patrimonio del Sinodo XIII è da vagliare e aggiornare; partendo dall’esperienza della visita pastorale, sono tre le questioni di rilievo evidenziate dal Vescovo, da affrontare per essere Chiesa di Cristo che rinnova ‘la sua pastorale in chiave missionaria’: la configurazione territoriale della Diocesi; la distribuzione del clero e il coinvolgimento dei laici; la gestione dei beni ecclesiastici per essere “Chiesa di Cristo”.

Quali sono i passaggi della fase preparatoria?

Il tempo di preparazione del Sinodo è stato particolarmente prezioso per il suo buon esito.

In questo primo momento si è cercato di favorire, in un clima di preghiera e di ascolto dello Spirito, il senso della Chiesa, la presa di coscienza dei problemi e la raccolta di proposte, attraverso le consultazioni, prima con gli Orientamenti Pastorali, poi con le domande per le comunità cristiane, i gruppi, i singoli, le famiglie, le associazioni e i movimenti.

In che cosa consiste il lavoro dell’assemblea sinodale?

L’Assemblea sinodale, presieduta dal Vescovo, è l’insieme delle persone che prendono in esame gli elementi emersi dalla consultazione; discutono e approfondiscono i vari problemi per arrivare a norme e orientamenti condivisi. Essa è composta da alcuni membri di diritto, altri eletti dai fedeli e dai presbiteri, altri liberamente nominati dal Vescovo, altri ancora invitati come osservatori. L’Assemblea si raduna secondo un calendario prestabilito.

Cronologia Sinodi Diocesani:

  • 1574 – Primo Sinodo (Mons. Antonio Scarampo)
  • 1577 – Decreti Generali (Mons. Geronimo Federici)
  • 1591 – Secondo Sinodo (Mons. Ludovico Taverna)
  • 1619 – Terzo Sinodo (Mons. Michelangelo Seghizzi)
  • 1637 – Quarto Sinodo (Mons. Clemente Gera)
  • 1657 – Quinto Sinodo (Mons. Pietro Vidoni)
  • 1689 – Sesto Sinodo (Mons. Bartolomeo Menatti)
  • 1755 – Settimo Sinodo (Mons. Giuseppe Gallarati)
  • 1854 – Ottavo Sinodo (Mons. Gaetano Benaglio)
  • 1896 – Nono Sinodo (Mons. Giovanni Battista Rota)
  • 1931 – Decimo Sinodo (Mons. Pietro Calchi Novati)
  • 1942 – Undicesimo Sinodo (Mons. Pietro Calchi Novati)
  • 1951 – Dodicesimo Sinodo (Mons. Pietro Calchi Novati)
  • 1988 – Tredicesimo Sinodo (Mons. Paolo Magnani)