Colloqui di San Bassiano 2022

Il Sinodo diocesano incontra la società lodigiana: a due anni dalla prima zona rossa tornano i Colloqui di San Bassiano

Il percorso sinodale della nostra diocesi lodigiana non è un processo chiuso all’interno della Chiesa, anch’essa chiamata a confrontarsi con l’attualità dei “segni dei tempi”, le necessità e le opportunità emergenti. Questi elementi, nella diversità di competenze e ruoli, pongono “Insieme sulla via” la Comunità ecclesiale e quella civile, economica e sociale. I temi del Sinodo, che ruotano attorno alla relazione “Terra- Persone- Cose” sono un campo di necessario confronto con tutte le realtà che intendono concorrere al bene della comunità. Con l’umiltà di chi sa che in questi ambiti non si può agire da soli, ma anche con la dignità di offrire una proposta di piena realizzazione della persona nella società, la Chiesa Lodigiana incontrerà nei “Colloqui di San Bassiano” i rappresentanti delle istituzioni e dei corpi economici e sociali.Colloqui San Bassiano 2022

Sarà il vescovo Maurizio a condividere con i presenti alcune situazioni urgenti che sono emerse proprio nella assemblea sinodale. Il tema della “Terra” ci rimanda direttamente al tema della nostra terra lodigiana. In questa prospettiva emerge con evidenza il tema ambientale con le sue sfaccettature in termini energetici, si salubrità, di qualità dell’abitare e degli spazi di vita. Il nostro territorio non può procrastinare scelte decise su queste tematiche: consumo di suolo, comunità energetiche, fanghi in agricoltura sono solo alcuni dei temi toccati. Ma la “Terra” include anche il tema di tutte quelle strutture su cui poggia la nostra comunità. Ecco allora il senso di trovarsi con istituzioni e realtà economiche e sociali, tutti abitanti di questa terra, con diversi compiti e responsabilità ma “tutti connessi” nella ricerca del bene comune. All’interno del nucleo “Persone” si sono evidenziate tutte quelle situazioni di fragilità e marginalità che sono presenti anche nel nostro territorio. Il primo elemento di preoccupazione e la fragilità di molte situazioni giovanili che poi sconfinano nel disagio, nel bullismo, nell’abbandono scolastico, nella violenza. Compressi nelle possibilità relazionali dalla vicenda pandemica e nelle prospettive di pensiero da una realtà che li costringe ad un inseguimento continuo di modelli vuoti e senza significati, molti giovani vedono sprecare questa meravigliosa e proficua fase della vita.

La riflessione giunge poi inevitabilmente al tema del lavoro, per giovani e per ogni fascia di età, unico vero strumento di democrazia e giustizia sociale e che in questa fase sta subendo intensi cambiamenti. Si è discusso su quali idee per far crescere il lavoro nel lodigiano, quali alleanze tra imprese e territorio, come strutturare il raccordo scuola lavoro, tutti elementi per i quali si rende necessaria una vera unità di intenti. Sono rimaste centrali le attenzioni agli ultimi: disabili, anziani, immigrati, persone senza fissa dimora e molte situazioni di povertà emergente. Proprio nell’intento di testimoniare la vocazione della Chiesa per i poveri è emersa una matura consapevolezza della indispensabile alleanza con tutte le preziose componenti sociali e istituzionali del territorio.

La parola “Cose” è quella poi che ci ha posto davanti la responsabilità di ciò che ci è affidato. La Chiesa custodisce un patrimonio storico e culturale e risorse che gli sono affidate e deve essere testimone visibile della coerenza nell’utilizzo delle stesse. In primo luogo la finalità dell’utilizzo di questi beni deve essere maggiormente palesata, mostrando senza indugio e rafforzando la strumentalità degli stessi all’azione pastorale e sociale che è la priorità. In secondo luogo la Chiesa deve essere esempio di corretta gestione di questi beni, non solo rispettando scupolosamente le norme, ma anche dimostrando come i beni propri possano essere messi a servizio della comunità ed operando con gli stessi delle scelte di valore, ad esempio con consumo etico o promuovendo la transizione energetica delle strutture. Il parallelo con la responsabilità di chi è chiamato ad amministrare nelle istituzioni il patrimonio pubblico è naturale. Saranno questi alcuni dei temi dell’incontro del 18 febbraio alle 18 nella Cattedrale di Lodi per i “Colloqui di San Bassiano”.

di Riccardo Rota, membro sinodale, Direttore dell’Ufficio di Pastorale sociale della diocesi di Lodi.

I colloqui dell’anno scorso tra memoria e futuro

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