La buone pratiche per il creato

TARANTO Il vescovo Maurizio guida la delegazione lodigiana alla 49esima Settimana sociale dei cattolici italiani

La 49° Settimana Sociale dei Cattolici Italiani si immerge nella vita di Taranto: una città simbolo della divergenza tra progresso economico e sostenibilità ambientale e sociale che ha contraddistinto e, purtroppo, continua a perpetrare nel modello di sviluppo attuale. Prima di parlare di progetti, di idee e di valori le delegazioni diocesane e tutti i partecipanti hanno respirato l’aria polverosa del dolore dei cittadini tarantini per le morti e la desolazione in cui sono ancora oggi costretti a vivere. Nello stesso modo si è potuta però vedere la forza, la caparbietà e la seria speranza di questa gente nonostante le gravissime ferite inferte al loro territorio e alla loro comunità.

49 Settimana Sociale dei Cattolici Italiani
Nella foto insieme al nostro Vescovo Maurizio, da sinistra: Benedetta Landi (Azione Cattolica Lodi), il Card. Bassetti (CEI – Conferenza Episcopale Italiana), Mons. Santoro (Arcivescovo di Taranto), Riccardo Rota (Direttore Pastorale Sociale e Lavoro) e Luca Servidati (Caritas Lodigiana).

Il primo effetto di questa settimana sociale è dunque una convinta e concreta consapevolezza che “Il pianeta che speriamo” si deve e si può costruire. Siamo chiamati a farlo con decisione , lo ha indicato papa Francesco con estrema chiarezza, chiamandoci a “svoltare” verso gli ultimi e l’ambiente e non avendo paura di essere audaci. Lo possiamo fare perché ritrovarsi così in tanti significa che le idee dell’ecologia integrale legano ormai saldamente tutta la Chiesa con piena sintonia tra gli interventi del Papa, del Card. Bassetti, presidente della CEI, e del Vescovo di Taranto Mons. Santoro.

Lo possiamo fare perché la profonda necessità ed umanità di queste idee è ormai patrimonio condiviso con le componenti istituzionali, laiche, produttive, globali; ce lo hanno testimoniato il messaggio del Presidente Mattarella, i ministri Giovannini, Cingolani, Carfagna, gli economisti intervenuti e le tante testimonianze di buone prassi che si stanno diffondendo sempre più anche nel nostro paese. Così la prospettiva di conciliare ambiente, lavoro e futuro parte da una rinnovata e convinta unità ideale della Chiesa che trova nella Laudato Si’ il frutto attuale del percorso della Dottrina Sociale e, soprattutto, quello strumento straordinario capace di farsi ascoltare ed accogliere da ogni cittadino, istituzione, impresa. I lavori proseguiranno sino a domenica nell’incontro con altri interlocutori e testimoni, con l’obiettivo di creare reti, relazioni, condivisione di idee. Come è stato sottolineato questa Settimana Sociale non deve essere un punto di arrivo, ma un punto di partenza, perché il cambiamento è da costruire con urgenza e fatica. Una conversione ecologica personale e sociale che non porta ad una decrescita felice, come molti impropriamente ipotizzano, ma ad uno sviluppo pienamente sostenibile e coniugato con la giustizia sociale ed ambientale.

Questa sfida ce la pongono il pianeta e le giovani generazioni, quanto mai presenti e coinvolte in questa assemblea. Sono proprio i giovani che si stanno rivelando l’indispensabile risorsa di idee per costruire questo futuro che appartiene soprattutto a loro. La delegazione lodigiana, guidata dal Vescovo Maurizio, vorrà portare questi contenuti nel nostro territorio con rinnovato impegno. I documenti di questa settimana ci indicano infatti con chiarezza che questi temi a livello ecclesiale devono entrare senza tentennamenti nella pastorale ordinaria, ed a livello civile riempire di impegno e di senso le agende politiche ed amministrative.

di Riccardo Rota

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