Un confronto vivo e partecipato

IN CAMMINO Sabato l’assemblea si è riunita in cattedrale poi la discussione nei gruppi

L’assemblea sinodale si è radunata in cattedrale per la preghiera che ha aperto i lavori della seconda sessione. Dopo la celebrazione presieduta dal Vescovo dell’ora media, tra le arcate dell’antica cattedrale è risuonato nuovamente il vangelo di Giovanni: “Io sono la via, la verità e la vita”.

Cristo, nel segno del libro dei Vangeli, aperto e posto al centro dell’Assemblea, è dunque la via che intendiamo percorrere insieme, cercando di rileggere la sua proposta, con la grazia dello Spirito, dentro il presente della Chiesa Laudense e del mondo in cui viviamo e a cui siamo mandati. Il Vescovo nel suo breve, ma appassionato intervento ha ricordato che il dialogo è dono, fatica e responsabilità; è un impegno serio ma dona la gioia vera che viene dal Signore. Ha ripreso dall’omelia di apertura un punto di rilievo, raccomandando di

“non perder tempo e non far perdere tempo cercando i limiti ineliminabili, ma piuttosto riconoscendo e valorizzando le opportunità innegabili”.

Terminato questo primo momento, i sinodali hanno raggiunto il Collegio Vescovile dove sono immediatamente cominciati i lavori di gruppo. Suddivisi in dodici isole prima e sei gruppi poi, tutti hanno avuto l’opportunità di manifestare il proprio pensiero sulla materia illustrata nel capitolo dello strumento di lavoro sinodale assegnato. In questa seconda sessione tre gli argomenti affrontati: il desiderio di convergere su una visione di Chiesa che darà il passo al nostro cammino, una disanima della situazione sociale e culturale contemporanea che ci riguarda e dentro la quale siamo chiamati a vivere e a testimoniare la nostra fede. Infine, il quinto capitolo dello Strumento di Lavoro, dedicato alle “Cose” ossia all’amministrazione dei beni, alla loro destinazione, alla tutela del patrimonio storico e artistico che è anzitutto un’attestazione di fede. Il clima percepito è stato davvero buono. Difficile non riconoscere proprio in questo, anzitutto, un dono singolare dello Spirito. Dissipate alcune titubanze, il confronto è stato nei gruppi vivo, partecipato. Il lavoro è stato impegnativo, protraendosi fin nel pomeriggio. Il coinvolgimento e l’interesse erano gradevolmente evidenti nei corridoi coi sinodali che continuavano a discutere, come pure durante la pausa pranzo. Un atteggiamento che dice il senso di responsabilità realmente assunto e l’amore per la Chiesa laudense.

Il sacrificio della concordia, chiesto insistentemente con le parole della preghiera per il Sinodo consegnata dal Vescovo, si è compiuto. Non sono mancati momenti in cui sono emerse sensibilità e prospettive differenti, ma sempre espresse con il dovuto rispetto verso tutti.
Il lavoro, in alcuni casi, è intervenuto concretamente con osservazioni al testo dello strumento di lavoro, che ha comunque riscontrato l’apprezzamento di molti, unito alla gratitudine per coloro che vi hanno messo mano.

Ora tutto il materiale sistemato dai coordinatori e dai verbalizzatori verrà inviato alla segreteria che avrà il compito di presentare alla Presidenza già programmata per giovedì 28 ottobre alle ore 20.45, l’esito dei lavori di gruppo. I sinodali riceveranno la prossima settimana i capitoli 1-2-5 rielaborati alla luce del confronto ricco e determinato operato nei gruppi, così che li possano studiare in vista della terza sessione del 7 novembre.

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