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Pubblicata la serie delle Dispense matrimoniali

Le dispense matrimoniali sono atti con cui l’autorità ecclesiastica accorda la facoltà di celebrazione del matrimonio religioso in deroga agli impedimenti previsti dal diritto canonico.

Gli impedimenti al matrimonio hanno l’effetto di impedire di contrarre matrimonio, di invalidare quelli già contratti e renderli nulli, di rendere illeciti quelli già contratti, senza invalidarli.

Gli impedimenti canonici al matrimonio sono la consanguineità e l’affinità entro il quarto grado, la cognazione spirituale (padrini e madrine di battesimo e cresima), il delitto (omicidio del coniuge, promessa di matrimonio con adulterio, altro matrimonio in stato di coniugio), il voto solenne di castità da parte di uno dei nubendi.

La dispensa dagli impedimenti si può ottenere per i seguenti motivi: per angustia loci (residenza in paesi piccoli con difficoltà a contrarre matrimonio), per scandalo in caso di convivenza more uxorio o di rapporti carnali, per mancanza di dote, per età della donna oltre i 24 anni, per matrimonio contratto in buona fede nonostante l’impedimento, per la conservazione dei beni di famiglia, per la povertà degli sposi, e per altri casi particolari.

I fascicoli delle dispense contengono i nomi degli sposi, la data, talora un piccolo albero genealogico per documentarne la consanguineità.

L’inventario è consultabile su BEWEB alla pagina del Fondo della Curia vescovile di Lodi.

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