LA RICERCA GENEALOGICA IN ARCHIVIO DIOCESANO
Presso l’Archivio è possibile eseguire ricerche anagrafiche e genealogiche tramite le seguenti fonti di ricerca (con esclusione dei documenti degli ultimi 70 anni):
- I Libri dei Sacramenti (battesimi, cresime, matrimoni e morti) di tutte le parrocchie della Diocesi di Lodi, a partire dal 1770, salvo lacune in alcuni periodi, come risulta dall’inventario pubblicato. Sono ordinati per parrocchia.
- Gli Stati liberi della Diocesi (a partire dal 1801), le pratiche per l’attestazione di stato libero matrimoniale. Contengono decreti, verbali degli interrogatori, certificati dei sacramenti, e informazioni sugli sposi. Sono ordinati per anno. Un faldone contiene gli stati liberi del secolo XIX in ordine cronologico suddivisi per episcopato.
- Le Dispense matrimoniali (1659 – 1889), le pratiche di dispensa per gli impedimenti matrimoniali (consanguineità, affinità, ecc.). Contengono le richieste di dispensa degli sposi, i decreti, gli alberi genealogici, i certificati dei sacramenti. Sono in ordine cronologico.
FARE UNA RICERCA GENEALOGICA
Per ricostruire la storia della propria famiglia è necessario cominciare dalle informazioni possedute sugli antenati più recenti, e da qui risalire nel tempo con l’indagine, annotando le informazioni sulla paternità e maternità dei soggetti cercati. In questo primo momento sono utili i ricordi dei parenti. Qualsiasi informazione è importante: le date dei momenti più significativi (nascita, matrimonio, morte), dei luoghi (residenza, domicilio, professione), dei beni posseduti (case, terreni), dei legami sociali (rapporti con amici, associazioni, enti, ecc.).
Le fonti documentarie
Gli archivi non sono tutti uguali, così come il loro ordinamento interno. Per condurre una ricerca genealogica occorre consultare gli inventari, le banche dati esistenti, oppure chiedere assistenza al personale archivistico.
Una prima ricerca è possibile tra i registri dell’anagrafe negli archivi comunali per il periodo che va dall’Unità d’Italia a oggi, considerando il periodo escluso dalla consultazione per legge.
Nel caso dei bambini esposti e adottati, è utile consultare gli archivi degli orfanotrofi. Per la provincia di Milano e Lodi consultare l’archivio del Brefotrofio di Milano
Per le ricerche del periodo preunitario si deve cercare nei Libri dei sacramenti che si trovano negli archivi diocesani o parrocchiali.
Altri documenti utili possono essere gli Stati delle anime, che si trovano nelle parrocchie e registrano lo stato di famiglia, gli Stati liberi, conservati negli archivi diocesani, che attestano lo stato libero dei futuri sposi, e le Dispense matrimoniali, sempre conservati negli archivi diocesani, utili solo nel caso gli sposi abbiano avuto un legame di parentela fino al quarto grado per la quale è stata chiesta la dispensa.
Quando si è esaurita la fonte anagrafica conservata (i primi libri dei sacramenti risalgono all’ultimo quarto del XVI secolo), si può condurre la ricerca negli atti dei notai, in presenza di informazioni sui beni o eredità trasmesse.
Se l’antenato è emigrato in cerca di lavoro, è possibile consultare gli archivi dei Tribunali, delle Prefetture regie, delle Capitanerie di Porto (soprattutto Genova, Napoli e Marsiglia): i cittadini italiani per emigrare necessitavano di un visto, e possono essere stati registrati nell’elenco di imbarco o di sbarco.
Difficoltà nella ricerca
La complessità di una ricerca genealogica è data dalla mobilità delle famiglie e delle persone: cambi di residenza e di domicilio, frequentemente legati all’attività professionale, rendono spesso difficile il proseguimento dell’indagine.
Altre difficoltà sono legate alla lettura delle scritture antiche dei documenti: quelli ecclesiastici, in particolare, sono scritti in lingua latina.
Un’altra attenzione è da prestare alle date e all’età dichiarata dai parenti ai fini della compilazione dell’atto di morte che non sempre è corrispondente a quella vera; oppure alle omonimie, e ai cosiddetti nomi d’uso che possono depistare le ricerche.
Strumenti utili
- Il Portale Antenati permette una ricerca per nome, di sfogliare i registri anagrafici digitalizzati e di conoscere le fonti possibili per questo tipo di ricerca.
- Lorenzo Caratti di Valtrei, Manuale di Genealogia, profilo, fonti, metodologie, Roma, 2004.