Migranti: in Italia solo il 16% sbarca dalle navi delle ong

Quasi 900 persone in attesa di un porto sicuro, già in acque territoriali italiane. 572 quelle a bordo della Geo Barents, 234 sulla Ocean Viking, 179 sulla Humanity 1. Ed è proprio su quest’ultima che ruota il dibattito politico in queste ultime ore. Dopo che la Farnesina, d’intesa con il ministero dell’interno, ha informato di aver inviato una nota ufficiale all’ambasciata della repubblica federale tedesca, per sollecitare la presa in carico delle persone migranti.

E dopo che il giornalista Marco Damilano ieri sera ha letto, durante la sua trasmissione Il cavallo e la torre, la replica del governo tedesco che non solo ribadisce di aver già risposto, sollecitando l’intervento italiano, ma ha sottolineato come «le organizzazioni civili impegnate nel salvataggio di migranti forniscono un importante contributo al salvataggio di vite umane nel Mediterraneo», perché «salvare persone in pericolo di vita è la cosa più importante».

Un commento a cui si aggiunge un’altra considerazione importante: tra le 179 persone a bordo, ci sono 104 minori non accompagnati che rappresentano dunque la maggior parte dei migranti tratti in salvo dal mare. Molti tra questi hanno bisogno di cure mediche e, soprattutto, hanno diritto, proprio per la loro età, di un’accoglienza straordinaria e privilegiata. Non solo perché previsto dalle norme internazionali, ma dalla stessa legge italiana, la legge Zampa.

Intanto, nel mentre il ministro dell’interno Matteo Piantedosi continua a sottolineare il rifiuto di prendersi in carico queste persone, nel porto di Crotone, prima dell’alba, sono arrivati a bordo di un grosso peschereccio partito otto giorni fa dalla Libia, 456 persone migranti; altre 121 hanno raggiunto Lampedusa stamattina in tre diversi approdi. A loro si aggiungono i 385 arrivati nella giornata di ieri, in dodici differenti sbarchi, sempre sull’isola frontiera siciliana. Un totale di 962 migranti approdati autonomamente in nemmeno 48 ore.

Numeri che vanno a sottolineare il dato che anche il ministro ha sottolineato: le persone che arrivano sulle nostre coste tramite le navi ong rappresentano il 16% delle 85.991 arrivate via mare in Italia al 2 di novembre, secondo quanto riportato dal cruscotto del Viminale.

Articolo tratto dal sito Nigrizia (www.nigrizia.it)

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