Our EurHope – Insieme per ridare speranza e futuro al progetto europeo

Chiamata per un Europa che non lascia nessuno indietro (o: non si dimentica di nessuno)

L’Unione Europea è un progetto fondato su valori di solidarietà, democrazia, uguaglianza, giustizia sociale, rispetto della dignità umana e dei diritti umani.

Le prossime istituzioni europee hanno la responsabilità di appropriarsi di questi alti standard morali e valori e tenerli bene a mente nel momento in cui danno forma e implementano politiche che hanno un impatto sulle vite di milioni di persone, sia all’interno che all’esterno dell’Europa.

Caritas Europa chiede dunque ai futuri leader dell’Unione Europea di costruire un’UE che sia premurosa e responsabile, che non si dimentica di nessuno, e di adottare l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile come framework di riferimento per tutte le politiche future.

Richiediamo un’UE che:

  • Rispetti totalmente i diritti umani e sociali e incoraggi ogni persona, famiglia, comunità;
  • Ponga la solidarietà e il bene comune al centro delle proprie azioni;
  • Cooperi con tutti i membri della società, prestando particolare attenzione alle voci dei poveri e dei più vulnerabili;
  • Rispetti la dignità umana e l’uguaglianza di tutti.

Concretamente, per poter ottenere una UE che sia davvero premurosa e responsabile, chiediamo alle prossime istituzioni europee di costruire:

1. Un’Europa inclusiva
L’UE deve promuovere politiche che prendano in considerazione la vulnerabilità e il potenziale delle persone che si trovano in condizione di povertà o di esclusione sociale. Le politiche dell’UE devono assicurarsi della protezione dei diritti dei più vulnerabili, far in modo che possano prosperare ed essere attivi nelle nostre comunità, contribuendo al bene comune. In particolare, le famiglie e i bambini che soffrono la povertà devono essere al centro delle robuste politiche sociali dell’UE. Gravi rischi come la disoccupazione, la mancanza di abitazione, una scarsa salute, l’invecchiamento e la perdita di reddito sono fattori che possono spingere le persone verso la povertà. I sistemi di protezione sociale dovrebbero essere inclusivi e proteggere le persone da questi rischi inaspettati o ineluttabili. L’UE e gli stati membri hanno una responsabilità cruciale nel garantire a tutti il rispetto delle dignità umana e i diritti sociali, facendo sì che la solidarietà sia inclusiva e rafforzi ogni individuo.

2. Un’Europa che accoglie
L’UE deve rafforzare lo sviluppo di società sicure, accoglienti, vivaci e coese, dove i migranti e le comunità riceventi possano lavorare insieme riaffermando un impegno comune alla partecipazione, all’inclusione e alla giustizia. Questa collaborazione si basa sul riconoscimento reciproco del fatto che i migranti danno un contributo unico allo sviluppo e al benessere delle società. In linea con questo principio e con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, la mobilità umana per e attraverso l’Europa dovrebbe essere facilitata. L’UE dovrebbe incoraggiare la partecipazione di tutti all’interno delle comunità, in particolare facilitando l’integrazione nel mercato del lavoro e fornendo a tutti l’accesso ai diritti sociali ed economici di base. L’UE, sia attraverso la propria azione interna ed esterna, dovrebbe rispettare completamente i diritti umani e la dignità di tutti i migranti, a prescindere dal loro status. La solidarietà dovrebbe essere il principio guida di tutte le azioni dell’UE: la solidarietà tra gli stati membri nell’accogliere coloro che necessitano di protezione, e la solidarietà come espressione di un’azione umanitaria che non dovrebbe mai essere criminalizzata.

3. Un’Europa che sostiene una solidarietà globale
L’UE deve rafforzare il proprio ruolo come campione globale di solidarietà. Dovrebbe essere all’altezza dei suoi impegni nello sviluppo e assicurarsi che le politiche di sviluppo siano indirizzate allo sradicamento della povertà, al dare priorità alle persone e alle comunità che sono nei retroscena. In aggiunta a ciò, l’UE non dovrebbe affidare la propria protezione e le grandi responsabilità nell’ambito dei diritti umani a paesi e regioni con minori risorse. L’UE deve assicurarsi che tutte le sue politiche siano coerenti con l’agenda per lo Sviluppo Sostenibile e che non danneggino gli sforzi di sviluppo del Sud Globale. Questi impegni non dovrebbero essere scambiati con o resi condizionali ad altre priorità politiche europee, così come la gestione ed il controllo delle migrazioni, il commercio internazionale o la politica estera e di difesa. L’UE deve continuare a rispondere in modo efficace e provvedere un supporto esauriente ai più vulnerabili, sia in tempi ordinari che in momenti di eccezionale emergenza.

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