Il Sinodo entra nel vivo

Questa mattina con inizio alle ore 9 avrà inizio la seconda Sessione. Il XIV Sinodo adesso entra nel vivo con il confronto e i lavori dei gruppi.

Lunedì 18 ottobre la Presidenza del Sinodo ha preso in esame l’Ordinamento sinodale, per definire le ulteriori determinazioni necessarie alle diverse e specifiche sessioni di lavoro. Monsignor Malvestiti ha manifestato la sua piena soddisfazione per la solenne celebrazione di apertura, tenutasi in Cattedrale domenica 17, in coincidenza con l’avvio del percorso sinodale che Papa Francesco ha proposto a tutte le Chiese in vista dell’Assemblea ordinaria dei Vescovi del 2023.

Per sabato 23 ottobre l’Assemblea sinodale è nuovamente convocata. Si entra così ora nel vivo del confronto grazie ai lavori dei gruppi. In essi sarà più facile a tutti potersi esprimere e così cominciare a focalizzare alcune questioni nodali e mettere mano ai testi. La seconda Sessione avrà inizio alle ore 9 in Cattedrale con la preghiera presieduta dal Vescovo. La moderatrice che per l’occasione sarà Michela Spoldi, darà alcune indicazioni per i lavori che occuperanno l’intera mattinata ed il pomeriggio. Per la divisione nei gruppi ci si sposterà al Collegio vescovile. Sei sono i gruppi di lavoro. Per la loro formazione si sono considerati come previsto dal regolamento sinodale, l’età, lo stato di vita e la provenienza dalle differenti zone della diocesi. Si è voluto così costituire gruppi eterogenei nella loro composizione interna, ma simili tra loro.

Si sono anche raccolte le preferenze dei sinodali in considerazione dei capitoli in discussione: non sempre è stato possibile, ma in molti casi si è riusciti anche a tener presente questa indicazione, pur considerando che l’intento primario non era quello di costituire gruppi “esperti in materia”. Due gruppi si dedicheranno al capitolo 1 dello Strumento di lavoro dedicato alla “Visione di Chiesa che dà il passo al nostro cammino”; due gruppi si occuperanno invece del secondo capitolo intitolato “I segni dei tempi”, dedicato ad una rilettura profetica della situazione sociale e culturale odierna e delle principali sfide che l’attualità offre anche alla comunità cristiana. Infine due gruppi approfondiranno il capitolo cinque “Cose”, nel quale si tratta della gestione economica, della valorizzazione dei beni storico-artistici e del “sovvenire”.

Il percorso pensato per i gruppi di lavoro, guidati da due coordinatori (un sacerdote e un laico) indicati dalla Presidenza, dovrà portare alla elaborazione di un testo che verrà consegnato poi alla segreteria, così da procedere alle integrazioni e alle modifiche di quelle che diventeranno, una volta votate, vere e proprie dichiarazioni sinodali. Nella prima parte dei lavori di gruppo, ognuno di essi sarà suddiviso in due isole. Ciò darà veramente a tutti l’opportunità di esprimersi e, intanto, sarà anche possibile comprendere quali possono essere sul tema in discussione, gli snodi principali e forse più dibattuti. La seconda parte della mattinata il confronto nei sei gruppi ricomposti, verterà proprio su questi passaggi.

Durante il pranzo a buffet, i coordinatori e i verbalizzatori cercheranno di raccogliere le idee e stendere in forma sintetica ciò che è emerso nei lavori del mattino in forma di proposizioni. Alle ore 14.00 i gruppi si riuniranno nuovamente e punto per punto, grazie alle osservazioni che emergeranno, si definirà il testo che avrà lo scopo di raccogliere i frutti del confronto e dare poi modo alla segreteria di procedere in vista del confronto assembleare, previsto in terza sessione il 7 novembre prossimo. I lavori di gruppo termineranno alle ore 16.00 circa, senza tornare in Cattedrale, con la recita della preghiera per il Sinodo. Insieme a ciò che emergerà dai gruppi, utili risulteranno essere tutti gli interventi che ogni sinodale ha facoltà di inviare personalmente alla Segreteria generale entro due giorni dalla sessione.

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