Piero Cattaneo ha assunto da alcuni mesi l’incarico di direttore dell’Ufficio Scuola della diocesi, un ruolo fondamentale vista l’importanza che il Sinodo vuole tributare al tema dell’educazione. «La scuola è in difficoltà, deve imparare ad aprirsi alle tematiche dell’oggi – spiega Cattaneo -: questa è anche la strada che si propone di attuare il Sinodo». Gli insegnanti di religione hanno quindi un compito importante e delicato, secondo Cattaneo:
«I vari lockdown e le problematiche della pandemia hanno accentuato il rischio di chiudersi nelle proprie ore, nella propria disciplina, e di trascurare la formazione complessiva della persona. Gli insegnanti di religione devono essere protagonisti di un rinnovato impegno educativo. Mettendo a disposizione competenze specifiche e innovative, possono diventare un elemento di coordinamento che riesca a coinvolgere gli altri docenti, i ragazzi, i genitori su temi di ampio respiro: il mondo sta cambiando, per uscire dall’isolamento bisogna rivitalizzare la creatività della scuola».
Un aspetto che Cattaneo ha espresso anche durante le riunioni dei docenti “sinodali”: «L’ultimo Sinodo era stato più di trent’anni fa, bisogna intercettare le linee dell’innovazione, che non sono le strumentazioni tecniche, ma le diversità degli studenti, che magari non condividono più gli stessi valori, o rischiano di essere vittime dell’indifferenza».
di Federico Gaudenzi
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