Il Sinodo parla ai più giovani, lunedì l’incontro col vescovo

Alle 20.45, in Cattedrale, un momento di dialogo costruttivo

Il vescovo e la Presidenza del Sinodo incontrano i giovani: lunedì 21 marzo alle 20.45 nella cattedrale di Lodi, ecco l’incontro sinodale cui sono invitati tutti i giovani della nostra diocesi. In quella occasione il vescovo Maurizio insieme alla Presidenza e ai giovani del Sinodo, consegneranno alle nuove generazioni i primi frutti del lavoro sinodale. Ci sarà anche tempo e spazio per un momento di dialogo, poiché alcuni giovani sinodali presenteranno i tre punti “Terra, persone e cose” e da lì si avvieranno il dialogo e l’ascolto a partire dalle indicazioni che verranno consegnate. I presenti potranno intervenire con domande, riflessioni e testimonianze.

Ai partecipanti verranno consegnati i primi frutti del lavoro sinodale: i presenti potranno intervenire con domande e riflessioni.

In queste settimane, attraverso i loro sacerdoti, i giovani nelle parrocchie hanno ricevuto una scheda di lavoro che è pubblicata anche sul sito internet della diocesi di Lodi: la scheda suggerisce tre punti per la riflessione, che vertono sulle coordinate del Sinodo e dunque “Terra, persone e cose”. Su ogni coordinata, viene chiesto ai giovani: “Quali attenzioni concrete le nostre comunità potrebbero avere rispetto a questo tema? Hai un contributo costruttivo da portare, una sottolineatura da fare?”.

E prima ancora, si sottolinea:

«Dai “Colloqui di San Bassiano” è emersa la necessità di un maggior coinvolgimento dei giovani anche nella vita politico-amministrativa (ma non solo) per concorrere all’edificazione del bene comune sul nostro territorio. […] Il Sinodo ci invita ad allargare il nostro sguardo. Tante volte abbiamo forse considerato troppo “provinciale” (con un’accezione negativa) il nostro territorio, ma sempre più appare con evidenza come siamo tutti sulla stessa barca, come ci ha ricordato Papa Francesco. Temi come l’ambiente, la cura per la terra, il lavoro, la cultura e l’educazione, l’attenzione per i poveri e rifugiati, la preoccupazione per una sanità davvero al passo con i bisogni di chi soffre, devono potersi incarnare nell’impegno di noi giovani, devono trovare spazio nelle nostre vite. Il nostro futuro avrà a che fare con tutto questo; a chi giova far finta che non sia così e aspettare che il tempo passi?».

Alla serata del 21 marzo contribuisce l’Ufficio di pastorale giovanile, che intanto comunica: il prossimo aprile, al pellegrinaggio a Roma voluto da Papa Francesco, si sono iscritti ben 480 i giovani da tutta la nostra diocesi.

di Raffaella Bianchi

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