La sinodalità è la vocazione della Chiesa

Il Messaggio del Papa

In questo tempo difficile, tra le divisioni imposte dalla pandemia e i venti di guerra, si rischia di essere trascinati dagli eventi ed è difficile fermarsi, mettersi in ascolto, e poi ripartire per un cammino nuovo. È quello, tuttavia, che sta facendo la Chiesa, che ha avviato un percorso sinodale di cui ha parlato anche Papa Francesco, nel messaggio consegnato per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, in cui ha evidenziato come sia proprio la dimensione sinodale, come quella sperimentata dalla Chiesa di Lodi, che ci chiama ad essere «tutti protagonisti della missione»: solo nell’orizzonte sinodale «è possibile scoprire e valorizzare le diverse vocazioni, i carismi e i ministeri».

Valorizzare le diversità per sottolineare l’unità, e «portare avanti la missione cristiana come unico Popolo di Dio, laici e pastori insieme»

Tutti, infatti, «siamo chiamati a partecipare della missione di Cristo di riunire l’umanità dispersa e di riconciliarla con Dio. Più in generale, ogni persona umana, prima ancora di vivere l’incontro con Cristo e abbracciare la fede cristiana, riceve con il dono della vita una chiamata fondamentale: ciascuno di noi è una creatura voluta e amata da Dio, per la quale Egli ha avuto un pensiero unico e speciale, e questa scintilla divina, che abita il cuore di ogni uomo e di ogni donna, siamo chiamati a svilupparla nel corso della nostra vita, contribuendo a far crescere un’umanità animata dall’amore e dall’accoglienza reciproca. Siamo chiamati […] a diventare un’unica famiglia nella meravigliosa casa comune del Creato, nell’armonica varietà dei suoi elementi».

«Quando parliamo di “vocazione” – conclude il Papa -, si tratta non solo di scegliere questa o quella forma di vita, di votare la propria esistenza a un determinato ministero o di seguire il fascino del carisma di una famiglia religiosa o di un movimento o di una comunità ecclesiale; si tratta di realizzare il sogno di Dio, il grande disegno della fraternità che Gesù aveva nel cuore quando ha pregato il Padre: “Che tutti siano una cosa sola” (Gv 17,21). Ogni vocazione nella Chiesa, e in senso ampio anche nella società, concorre a un obiettivo comune: far risuonare tra gli uomini e le donne quell’armonia dei molti e differenti doni che solo lo Spirito Santo sa realizzare».

di Federico Gaudenzi

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