Una Chiesa che si rinnova, ma nella fedeltà al Vangelo

In Cattedrale: Sabato il confronto in assemblea sul capitolo 4 dello “Strumento di lavoro” dedicato

Sabato 18, nella Cattedrale Laudense, si è tenuta la sesta sessione sinodale. La seduta è stata essenzialmente dedicata alla discussione in assemblea del 4 capitolo dello strumento di lavoro dedicato alle “Persone”, dopo le integrazioni e le riscritture che la Presidenza ha apportato al testo, recependo e vagliando quanto emerso dai sei gruppi di lavoro del 4 dicembre scorso.

Il cammino procede: ci si è ormai abituati allo svolgimento consueto delle sessioni, ma il momento in cui, dopo la proclamazione del Vangelo, il Vescovo con l’evangeliario benedice l’assemblea per poi collocarlo aperto su un leggio, conserva ogni volta tutta la sua solennità e pregnanza di significato. Quella Parola è luce e protezione, invito alla parresia e freno ad ogni parola insipiente o che può ferire la comunione. Forse è anche quel vangelo aperto, segno tangibile della presenza di Cristo Signore a cui tutti dobbiamo l’assoluta obbedienza, a trattenere qualche voce che sembra a volte più incline al pessimismo.

L’invito del Vescovo che ha introdotto i lavori, è stato appunto alla fiducia e alla positività. Nella vita delle comunità certo non mancano fatiche e difficoltà, ma non si deve cedere mai alla tentazione del “niente va bene” e del “bisogna cambiare tutto”. Il Sinodo deve essere sì capace di “sognare” una Chiesa che si rinnova nella fedeltà al Vangelo, che sa ritrovare l’entusiasmo della missione, nello stesso tempo esso deve partire dalle potenzialità custodite da tante buone prassi che sono e restano una indiscussa ricchezza. Si può fare sicuramente di più e meglio e il confronto sinodale potrà far emergere qualche scelta concreta che possa stimolarci in questa direzione, sempre con molto realismo e stando dentro il cammino di una Chiesa che va oltre i confini diocesani.

Mons. Malvestiti ha chiesto per il Sinodo la grazia della decisione. Non è infatti così immediato passare dalla condivisione delle necessità, all’individuazione di scelte precise che possano farvi fronte. Se per un verso diversi sinodali che sono intervenuti hanno ringraziato per aver rivisto il calendario sinodale, dando così più tempo al confronto, dall’altra nella seduta di sabato non sono molti ad aver chiesto la parola, soprattutto nella prima parte del dibattito assembleare.

I punti su cui si è indicato di ritornare a mettere mano al testo, riguardano soprattutto la famiglia e la pastorale giovanile, insieme all’oratorio. Si sottolinea la necessità di una migliore recezione dell’Amoris Laetitia in riferimento alle situazioni di famiglie ferite, così che nelle comunità vi sia un percorso di attenzione anche per loro. Si è chiesto di dare migliore evidenza all’esperienza dei gruppi famiglie e di considerare l’incidenza delle famiglie monoparentali che si accrescono di numero anche sull’educazione religiosa dei figli. E’ emersa la necessità di dire una parola anche in riferimento a “Noi associazione” a cui quasi la totalità degli oratori aderiscono, di mettere a fuoco l’oratorio feriale e la necessità di presenze educative professionali anche in considerazione del fatto di non poter più contare in tanti casi su un sacerdote dedito alla gioventù. Qualche intervento ha toccato il tema dei poveri, della scelta di vita comune tra i sacerdoti, del lavoro, della vita religiosa.

Ora i sinodali sono invitati entro martedì 21 dicembre a far pervenire alla Segreteria del Sinodo il testo dei propri interventi come pure altri contributi. La segreteria dopo aver raccolto e ordinato il materiale lo presenterà alla Presidenza che dovrà quindi procedere ad una ulteriore elaborazione del testo che verrà sottoposto a votazione nella sessione prevista per il 16 gennaio. Nella sessione dell’8 gennaio invece, la prossima, l’Assemblea Sinodale è convocata per discutere sul capitolo 3 “Terra”.

A tutti si chiede insistentemente di sostenere i lavori sinodali con l’invocazione dello Spirito. Dispiaciuti per l’infortunio occorso ad una sinodale durante la pausa, non possiamo che augurarle una pronta guarigione e il ricordo fraterno nella preghiera.

Condividi su