Sussidi per le parrocchie

Sono resi disponibili ai sacerdoti della diocesi i materiali, predisposti dall’Ufficio catechistico diocesano.

Si tratta di tre piccoli sussidi pensati soprattutto per le parrocchie che in questo periodo di forzato distanziamento progettano momenti di catechesi da vivere in famiglia.

Sono stati pensati per i bambini che si preparano alla I confessione e I comunione e le loro famiglie, e per i ragazzi che si preparano alla cresima e le loro famiglie.

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Questi piccoli fascicoli sono solo uno stimolo per la fantasia, che tutti siamo invitati a scatenare nei prossimi mesi. La pandemia ha infatti azzerato tanti processi e tante iniziative che rappresentavano la vita quotidiana delle nostre parrocchie. Ad entrare in crisi è stata soprattutto l’esperienza comunitaria con tutti quegli appuntamenti liturgici, di animazione e di catechesi che sono l’ossatura delle nostre parrocchie.
Ovviamente, in questo periodo di lontananza forzata, i catechisti e i sacerdoti non si sono persi d’animo, e attraverso una serie di iniziative hanno continuato a coltivare, sia pure a distanza, l’esperienza comunitaria. La catechesi è sbarcata sul digitale, come mai era successo prima: molti educatori hanno cercato di incontrare i propri ragazzi su piattaforme virtuali. Ci siamo impratichiti di strumenti che non conoscevamo, constatando le opportunità che essi offrivano e i loro limiti.
C’è stato anche un elemento interessante. Impossibilitati a vivere un’esperienza serena in parrocchia, molte comunità hanno incentivato forme di catechesi famigliare, dove i genitori, in forma diretta, hanno cercato di essere testimoni della fede per i loro figli, organizzando qualche momento tra le mura di casa. Difficile tracciare un bilancio di questa esperienza: capire se effettivamente tutte le famiglie di una comunità si sono sentite responsabili della trasmissione della fede ai propri figli, o se l’esigenza sia stata avvertita solo dalle famiglie tradizionalmente segnate da un’esperienza di fede più fervida.
Da qualche mese, pur tra mille prudenze, i cristiani hanno ricominciato a trovarsi in parrocchia. C’è da sperare che il tempo di forzato distanziamento non si protragga ancora a lungo. Però in qualche caso è stato bello cercare di riscoprire la fede in famiglia.
Ecco, dunque, il senso di questi fascicoli. Non si tratta di un programma catechistico da affidare alle parrocchie, ma di una specie di serbatoio, a cui i catechisti e i sacerdoti possono attingere, per accompagnare le famiglie nella loro testimonianza di fede. È stato pensato per i bambini e i ragazzi che si stanno preparando per ricevere il sacramento della prima Confessione, della prima Comunione e della Cresima. Ovviamente non si tratta di strumenti che permettono di delegare alle famiglie la formazione catechistica dei ragazzi: i genitori hanno comunque bisogno di essere incoraggiati e accompagnati. La questione della catechesi familiare non si risolve mettendo semplicemente in mano ai genitori un libretto, senza creare legami con loro. Insomma, è tempo di semina, di provare a gettare un seme sul terreno che ci è affidato. Nell’impresa di evangelizzazione non esistono ricette facili, e nemmeno metodi di sicuro successo: tutto si gioca sul lato della grazia. Occorrono uomini che gettano senza criterio il seme, e la speranza di trovare un terreno dove il Regno fiorisce. Alcuni allegati saranno disponibili per essere scaricati dal sito della Diocesi.
Sarebbe bello se i catechisti della Diocesi facessero pervenire all’Ufficio Catechistico osservazioni, suggerimenti e anche contributi che potranno essere condivisi con tutti

Don Guglielmo Cazzulani

Ufficio catechistico

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