QUANDO IL VANGELO INCONTRA LA CULTURA
Anche quest’anno, la Diocesi di Lodi, attraverso l’Ufficio Catechistico, propone a tutte le parrocchie il sussidio per i “Gruppi di Ascolto”.
Grazie al contributo di diversi sacerdoti, guidati dal decano degli insegnanti biblici mons. Roberto Vignolo, è stato possibile costruire questo testo, che servirà per animare la pastorale biblica delle comunità lodigiane.
Sono ormai diversi anni che la Diocesi propone questo strumento per aiutare le comunità a mettere al centro la Parola di Dio, che il concilio Vaticano II ha indicato come indispensabile per alimentare la fede del popolo di Dio nel documento Dei Verbum.
La novità di quest’anno è data dalla scelta di servirsi di un unico libro biblico, per dare così la possibilità di creare, nel corso degli anni, una piccola biblioteca di studi biblici.
È così che si è scelto di analizzare la prima lettera ai Corinti, nella consapevolezza che il testo paolino può essere molto attuale per la Chiesa di Lodi, impegnata nel cammino del Sinodo a rinnovare proprio l’annuncio evangelico in un mondo complesso e in continua trasformazione.
In un contesto secolarizzato, e per certi aspetti un po’ libertino, non molto diverso dall’attuale, l’apostolo Paolo dovette faticare, e non poco, per far capire ai membri della comunità di Corinto che le logiche evangeliche sono molto diverse da quelle mondane.
In quella lettera Paolo ha espresso la profondità del suo pensiero, toccando tutti i temi più importanti del vivere cristiano, a partire dall’annuncio della croce di Cristo, vera sapienza per il cristiano, per giungere al mistero della risurrezione di Gesù, compimento pieno e significativo della sua vita, il tutto passando attraverso l’analisi della funzione dei predicatori, del senso e dell’importanza dell’Eucarestia e del valore sublime della Carità, che tutto comprende e che rimarrà per sempre.
Un sussidio, quello dei “Gruppi di Ascolto”, costituito da un’introduzione generale alla lettera e da otto schede con i brani più significativi dell’intero libro.
Sulla scia della pratica millenaria della Lectio Divina, la lettura meditata della Parola di Dio, si è pensato di corredare ogni scheda con il testo biblico, con una prima parte chiamata Lectio (lettura), che cerca di analizzare il testo nella sua struttura e nel suo contenuto, con una seconda parte definita Me-ditatio (Attualizzazione) che vuole calare la parola di Dio nella vita dell’uomo e con una terza e quarta parte, chiamate rispettivamente Oratio (preghiera) e Collatio (Condivisione), che dovrebbero aiutare i partecipanti ai “Gruppi di ascolto” a pregare e a condividere proprio quella parola ascoltata.
Uno strumento agile che potrebbe diventare fonte di ispirazione per incontri di catechesi biblica rivolti agli adulti e, perché no, anche ai giovani.
Non ci resta allora che augurare a tutti di poter ascoltare in profondità la Parola di Dio, nella consapevolezza che proprio dall’ascolto nasce la Fede (Rm 10,7), e solo dalla e nella Fede può nascere una testimonianza autentica.
Don Enzo Raimondi – Don Stefano Chiapasco