
L’Avvento non è soltanto il tempo forte in cui attendere la venuta di Gesù, ma è un dono di grazia che Dio ci offre perché possiamo renderci conto di quello che è già accaduto nella nostra vita, ossia la salvezza, che vive nell’attesa di essere celebrata con fede rinnovata. Il Natale è incentrato sulla speranza, tema caratterizzante dell’imminente Anno Santo, perché si celebra la nascita di Gesù, il Pellegrino celeste che dal cielo è disceso sulla terra per abitare in mezzo a noi. Una luce apparsa nell’oscurità, l’amore divino che si è mostrato agli uomini in Gesù Cristo, che trasforma la vita, rinnova la storia, libera dal male e infonde pace e gioia.
La luce della speranza cristiana sprona ad affrontare il buio intorno a noi, nella certezza dell’amore fedele di Dio. L’invito di questo tempo forte è dunque quello di vivere le prossime feste natalizie e il Giubileo alle porte lasciando che la luce della speranza avvolga sempre di più la nostra esistenza. «Lasciamoci fin d’ora attrarre dalla speranza e permettiamo che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano», scrive Papa Francesco nella “Spes non confundit”, bolla pontificia di indizione del Giubileo 2025.
La Chiesa laudense si prepara dunque ad accogliere la nascita del Figlio di Dio con le celebrazioni liturgiche presiedute da monsignor Maurizio Malvestiti:
- Il 24 dicembre, alle 21.30, il vescovo officerà in Cattedrale la Santa Messa solenne preceduta dal canto della Kalenda;
- Il 25 dicembre, Natale del Signore, la liturgia eucaristica sempre in duomo alle 11 con la benedizione papale;
- Domenica 29 dicembre, nella festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, è in programma l’apertura del Giubileo: alle 16 i riti di introduzione alla chiesa di San Filippo in Lodi, da qui la processione verso la Cattedrale, dove alle 16.30 verrà celebrata la Messa solenne;
- Martedì 31 dicembre alle 18 in duomo la Messa solenne con il canto del Te Deum per il ringraziamento di fine anno.
- Il primo gennaio, solennità di Maria Santissima Madre di Dio, alle 18 in Cattedrale la liturgia eucaristica con la preghiera per la pace.
- A concludere le celebrazioni per il Natale sarà la Santa Messa solenne del 6 gennaio, Epifania del Signore: alle 18 in duomo la celebrazione con l’annuncio del giorno di Pasqua e il conferimento del ministero dell’Accolitato.