Si ì chiuso l'evento a Roma con la veglia e La Messa con il Papa

Giubileo dei giovani

"Giovani aspirate a cose grandi"

Si è conclusa nella mattinata di domenica 3 agosto, con la Santa Messa celebrata da Papa Leone XIV a Tor Vergata, la settimana del Giubileo dei giovani. Le giornate trascorse nella capitale sono state scandite da ritmi intensi e culminati a Tor Vergata, dove oltre un milione di ragazzi si sono uniti in un’unica attesa condivisa: l’incontro con Papa Leone XIV nella veglia, al suo primo incontro con i giovani del mondo, in quello stesso luogo che venticinque anni fa aveva ospitato la veglia del Giubileo del 2000 con san Giovanni Paolo II. Poi, la notte interrotta da un improvviso scroscio di pioggia: una manciata di minuti sufficienti per bagnare sacchi a pelo e zaini, ma che non ha scalfito il clima festoso.

In mattinata Papa Leone XIV ha presieduto la Santa Messa conclusiva del Giubileo . Nel cuore di una spianata gremita il Papa ha scelto un’immagine semplice e potente per rivolgersi ai giovani: quella dell’erba di un prato. “Non è bellissimo un prato in fiore?”, ha domandato, ricordando che, proprio come quei fili d’erba fragili ma vitali, anche noi siamo vulnerabili, ma capaci di rinascere nel dono e nell’amore. “Noi pure, cari amici, siamo fatti così: siamo fatti per questo. Non per una vita dove tutto è scontato e fermo, ma per un’esistenza che si rigenera costantemente nel dono, nell’amore”.

Fraternità, preghiera, comunità, gioia, poi, amicizia, speranza e perdono: queste sono alcune delle parola chiave, rimaste impresse nei cuori dei ragazzi e ragazze della diocesi Laudense, che hanno vissuto il Giubileo dei giovani con il Vescovo di Lodi Monsignor Maurizio Malvestiti.

 

 

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