
In occasione del 1700° anniversario del Concilio di Nicea, la Delegazione di Lodi dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che rappresento come Delegato, desidera offrire alla città un momento di riflessione e approfondimento con l’incontro “Nicea: un Concilio da non dimenticare”, che si terrà martedì 30 settembre 2025, alle ore 20:30, presso il Coro delle Clarisse dell’ex Chiesa di Santa Chiara Nuova.
L’iniziativa si colloca nel solco delle celebrazioni che la Chiesa universale e le Chiese locali stanno dedicando al ricordo del primo Concilio ecumenico, convocato a Nicea dall’imperatore Costantino nel 325. In quell’assise si affrontarono le grandi tensioni dottrinali del tempo e si definì con chiarezza la natura di Gesù Cristo, proclamato Figlio di Dio, “consustanziale al Padre”. Da lì ha avuto origine non solo la professione di fede che ancora oggi recitiamo, ma un cammino ecclesiale ed ecumenico che giunge fino a noi.
Il programma della serata prevede l’introduzione di Monsignor Maurizio Malvestiti, Vescovo di Lodi e Gran Priore della Luogotenenza per l’Italia Settentrionale, e la relazione di Monsignor Roberto Vignolo, docente emerito di Sacra Scrittura della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e tuttora docente della medesima disciplina all’Istituto Superiore di Scienze Religiosa “Sant’Agostino”, nonché accademico della Biblioteca Ambrosiana.
La Delegazione di Lodi dell’OESSG sente il dovere di proporre questo approfondimento, nell’occasione di un anniversario tanto significativo, non solo per motivi storici e culturali, ma anche come impegno ecclesiale ed ecumenico. Impegno che appartiene pienamente al mandato del nostro Ordine, chiamato a partecipare con entusiasmo e generosità alle attività di carità, di evangelizzazione e di dialogo promosse dalle Chiese particolari.
L’ appuntamento locale si inserisce nella scia di importanti iniziative già promosse a livello regionale, come il convegno organizzato lo scorso 6 novembre a Brescia dalla commissione “Ecumenismo e Dialogo Interreligioso” della Conferenza Episcopale Lombarda, di cui è delegato Mons. Maurizio Malvestiti, che ha reso noto il saluto auspicale del Patriarca ecumenico Bartolomeo di Costantinopoli e introdotto il video messaggio del Cardinale Kurt Kock, Presidente del Dicastero della Santa Sede per la promozione dell’unità dei cristiani.
Il Vescovo di Lodi ha aggiunto parole illuminanti:
«I tempi lunghi e controversi della ricezione dei Concili ne sostengono poi gli effetti tanto a lungo. Non è un gioco di parole bensì un doveroso riconoscimento al primo Concilio, celebrato nella città di Nicea, la cui influenza giunge fino a noi. È noto l’unico precedente: il protoconcilio di Gerusalemme. Ideato, promosso e controllato da Costantino (274-337). Nicea espresse dell’imperatore la volontà di pervenire all’unità ecclesiale su questioni teologiche cruciali quale collante sociale e politico. La complessa vicenda conciliare indusse però la Chiesa ad un’ampia ed approfondita riflessione: l’eco nicena è rilevabile nel Concilio Costantinopolitano I (381) e in quelli Efesino (431) e Calcedonese (451)»
In apertura, è stata data la parola, con particolare gratitudine per l’ospitalità, al vescovo di Brescia, Monsignor Pierantonio Tremolada, e all’ausiliare del Metropolita della diocesi ortodossa d’Italia, vescovo Dionisio di Kotyeon.
Di particolare rilievo, inoltre, la relazione di Monsignor Franco Giulio Brambilla, Vescovo di Novara, che ha approfondito la dimensione cristologica ed ecclesiologica del Credo niceno-costantinopolitano, «una storia in miniatura» che custodisce l’essenziale della fede: l’annuncio del Regno, i gesti e le parole di Gesù, la croce e la risurrezione, il ritorno alla gloria del Padre e l’attesa della sua venuta finale. La sua riflessione ci ha ricordato che la fede non può mai essere ridotta a esperienza individuale, ma si realizza sempre nel “noi” della comunità ecclesiale: «Non è possibile credere da soli. La fede – come la vita – non la si inventa da sé stessi, ma la si riceve, e solo così diventa davvero personale».
Questo è il cuore del nostro impegno come cavalieri e dame del Santo Sepolcro: custodire e testimoniare una fede che nasce dal “noi” della Chiesa, che si nutre della Parola e dei Sacramenti, e che trova nella carità e nell’ecumenismo i segni concreti della sua autenticità.
Per questo, invitiamo tutti — non solo i membri dell’Ordine, ma l’intera cittadinanza — a partecipare alla serata di Lodi. Sarà un’occasione per rinnovare insieme la consapevolezza di Nicea come sorgente viva che ancora oggi illumina il nostro cammino di credenti e di testimoni.
Angelo Madonini
Delegato della Delegazione di Lodi
Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme