Dal Dicastero per il dialogo interreligioso i saluti e l’augurio per il mese del Ramadan

Messaggio per il Ramadan 2025

«Cristiani e musulmani possono essere testimoni di speranza e fraternità»

Cristiani e musulmani: ciò che speriamo di diventare insieme”. È questo il titolo del Messaggio rivolto dal Dicastero per il Dialogo interreligioso (Vaticano, 4 febbraio 2025) ai fratelli musulmani per il mese del Ramadan e per la festa di Īd al-fitr che lo conclude. Un messaggio che quest’anno assume un particolare significato perché gran parte del Ramadan coincide con la Quaresima; una vicinanza nel calendario spirituale che offre al dialogo interreligioso l’opportunità di camminare fianco a fianco, cristiani e musulmani, in un percorso di purificazione, preghiera e carità proprio nell’anno in cui la Chiesa vive il Giubileo che chiama tutti ad essere “pellegrini di speranza”.

«Quest’anno, mentre le nostre due tradizioni spirituali si ritrovano nel celebrare il Ramadan e la Quaresima, abbiamo un’opportunità unica di mostrare al mondo che la fede trasforma le persone e la società, e che è una forza propulsiva di unità e riconciliazione», recita il messaggio che la diocesi di Lodi contribuisce a diffondere rivolgendosi in particolare ai fratelli musulmani che vivono nel Lodigiano. Nella lettera del Dicastero per il Dialogo interreligioso si invita dunque ad una profonda riflessione:

«Quest’anno desideriamo riflettere con voi non solo su ciò che possiamo fare insieme per “vivere una vita migliore”, ma soprattutto su ciò che vogliamo diventare insieme, come cristiani e musulmani, in un mondo in cerca di speranza. Vogliamo essere semplici collaboratori per un mondo migliore o autentici fratelli e sorelle testimoni comuni dell’amicizia di Dio con tutta l’umanità? (…) In un mondo segnato dall’ingiustizia, dai conflitti e dall’incertezza sul futuro la nostra vocazione comune implica molto di più di pratiche spirituali analoghe. Il nostro mondo ha sete di fraternità e di dialogo autentico. Insieme, musulmani e cristiani, possono essere testimoni di questa speranza, nella convinzione che l’amicizia è possibile nonostante il peso della sto ria e delle ideologie che intrappolano. La speranza non è semplice ottimismo: è una virtù ancorata nella fede in Dio, il Misericordioso, nostro Creatore. Per voi, cari amici musulmani, la speranza si nutre della fiducia nella misericordia divina che perdona e guida. Per noi cristiani, essa si fonda sulla certezza che l’amore di Dio è più forte di tutte le prove e gli ostacoli. Quello che vogliamo diventare insieme è perciò essere fratelli e sorelle in umanità, che si stimano profondamente a vicenda. La nostra fede in Dio è un tesoro che ci unisce, ben oltre le nostre differenze. Ci ricorda che siamo tutte creature, spirituali, incarnate e amate, chiamate a vivere nella dignità e nel rispetto reciproco. E noi desideriamo diventare custodi di questa sacra dignità, rifiutando ogni forma di violenza, discriminazione ed esclusione (…). In un mondo in cui riappare “la tentazione di fare una cultura dei muri, di alzare i muri, muri nel cuore, muri nella terra per impedire questo incontro con altre culture, con altra gente” (Papa Francesco, Fratelli Tutti, 27), la nostra sfida è allora quella di costruire, attraverso il dialogo, un avvenire comune, fondato sulla fraternità». La lettera si conclude con un augurio: «Che la nostra amicizia sia una brezza ristoratrice per un mondo assetato di pace e fraternità! Che il vostro digiuno e le altre pratiche di pietà durante il Ramadan e la celebrazione di Īd al-fitr, che lo conclude, vi portino abbondanti frutti di pace, speranza, fratellanza e gioia».

di Sara Gambarini, Ufficio Comunicazioni Sociali

  • In occasione del mese del Ramadan e per la festa di ‘Id al-Fitr 1446 E./2025 A.D. che lo conclude, il Dicastero per il Dialogo Interreligioso ha inviato ai musulmani un messaggio [.PDF];
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