
È iniziato ieri sul tema della “misericordia” il pellegrinaggio giubilare diocesano a Roma. Da Lodi sono partiti nella mattinata diversi pullman carichi di pellegrini (entro il fine settimana per l’udienza generale con il Santo Padre saranno almeno 800) guidati dal vescovo Maurizio, che nel pomeriggio, dopo l’arrivo e la sistemazione logistica nella capitale, hanno seguito la celebrazione presieduta dal presule nello “splendore” della basilica di San Paolo fuori le mura, che qualche settimana fa aveva accolto i 250 partecipanti della diocesi di San Bassiano al Giubileo dei giovani.
«Apriamo il pellegrinaggio giubilare della diocesi di Lodi a Roma in questo splendore – ha sottolineato monsignor Malvestiti – . Siamo ancor più ammirati e riconoscenti per la compagnia che ci offre san Paolo. Il suo esempio e l’intercessione ci consegnano la prima parola del Giubileo: misericordia. Così riprendiamo idealmente l’Anno santo 2015/16 col Giubileo della misericordia».
Nella Lettera inviata nei giorni scorsi «all’intera comunità diocesana » alla vigilia della partenza per la Città eterna, il vescovo Maurizio rivolgeva l’invito a vivere il Giubileo «in Comunione» con i pellegrini, da qui il ricordo nell’Eucarestia celebrata ieri a San Paolo fuori le mura per «tutta la chiesa di Lodi che è in comunione spirituale con noi in questi stessi giorni confermando il cammino pastorale che si apre alla terza tappa dell’itinerario: sinodalità e santità. Siamo in cammino insieme verso la pienezza della vita nel superamento delle debolezze e dei peccati per rinnovare noi stessi e la comunità in cui viviamo e – come si prefigge il Giubileo – la stessa società». Monsignor Malvestiti si è soffermato dunque sul valore della misericordia, che significa «”dare il cuore ai miseri”, che siamo noi , e al contempo renderci misericordiosi. Il Giubileo è una chiamata per la Chiesa e l’intera società a cambiare il cuore aprendolo – come le porte sante – a Dio e al prossimo nella misericordia». «Dio è misericordia – ha rimarcato il vescovo Maurizio -. Rimane nascosto e misterioso ma non dobbiamo dubitare: il Figlio Gesù l’ha mandato non per condannare ma per rinnovare il mondo nella misericordia. La misericordia non è solo annunciata ma donata ai singoli, è da condividere con tutti cominciando dai poveri e dagli ultimi, altrimenti si spegne anche in noi». In questi giorni di grande esperienza di fede, i pellegrini lodigiani varcheranno le Porte sante delle basiliche papali, da qui l’invito ad approfittare di questa opportunità «per lasciarci riconciliare con Dio e divenire ambasciatori della sua misericordia». La via, la porta della misericordia è il Battesimo «da vivere nella Confessione, nella Comunione, nella carità solidale». «San Paolo e la Regina degli Apostoli, Maria, madre di misericordia – ha ricordato il presule ai fedeli presenti nella basilica -, sono al nostro fianco per dirci di non temere mai perché ad avere la meglio in ogni giudizio sarà la misericordia ».
Oggi, venerdì 5 settembre, il pellegrinaggio giubilare proseguirà sul tema dell’”indulgenza”: in programma il passaggio della Porta santa nella basilica di San Giovanni in Laterano.
