«Il Signore ci apre una strada nuova che ci conduce alla perfetta libertà dei suoi figli e delle sue figlie»

Veglia di preghiera per il Giubileo diocesano dei giovani

La professione di fede per i 19enni

Tempo di professione di fede per i 19enni con la Veglia di preghiera per il Giubileo diocesano dei Giovani presieduta ieri sera in Cattedrale dal vescovo Maurizio. «Il Signore ci apre una strada nuova che ci conduce alla perfetta libertà dei suoi figli e delle sue figlie – ha esordito monsignor Malvestiti -. Professare la fede vuol dire risvegliare il dono che viene da Dio. La fede è da vivere e da testimoniare con la vita. Chi crede e professa che Gesù è il Signore sarà salvo». La fede va accolta, ma noi siamo fragili: «Fede vuol dire relazione. Dio ha scelto di venire ad abitare in noi. Noi dobbiamo diventare sua dimora, dalle porte aperte». Fede è anche relazione con Dio e gli altri: «L’altro ci scuote, ma fuggire dagli altri vuol dire fuggire da se stessi. Ritroviamo noi stessi in Dio, andando con questo vincolo con lui verso i fratelli e le sorelle e ritroveremo noi stessi. Su di noi c’è il sigillo del Creatore e Redentore.

Veglia dei giovani

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