Il XIV Sinodo porta i suoi frutti

Barni IV: confronto e cammino insieme

Sabato scorso a Villa Barni la verifica in vista del nuovo Anno pastorale

Sabato scorso a Villa Barni di Roncadello di Dovera, una novantina di persone tra sacerdoti, religiosi e laici si sono radunati con il vescovo Maurizio per un aggiornamento e un confronto in vista del proseguimento del cammino diocesano. Ad essere convocati sono stati i membri del Consiglio presbiterale, i vicari locali, il Consiglio pastorale diocesano, i responsabili degli uffici di Curia, i membri delle Commissioni post-sinodali, i delegati diocesani per il cammino sinodale italiano.

Villa BarniInsomma, una vera e propria Assemblea diocesana che, come auspicato, ha inteso riproporre e in qualche modo prolungare l’esperienza vissuta con il Sinodo XIV. Chi vi ha preso parte, al di là dei diversi temi toccati – perché anche la vita di una diocesi che intende considerare le numerose attenzioni e farlo tenendosi in collegamento con il cammino delle altre Chiese, è davvero complessa – ha potuto toccare con mano che il Sinodo non è già dimenticato, ma sta portando i suoi frutti.

Il primo è proprio la convinzione e il gusto di camminare insieme, confrontarsi, guardare insieme ai passi da compiere. Il clima che si è creato è stato assolutamente positivo e questo ha permesso di fare di questo appuntamento un’occasione per raccogliere diversi aspetti e rilanciare con rinnovata convinzione il percorso prospettato dal Sinodo che si è concluso poco più di un anno fa. Ad aprire i lavori l’intervento del vescovo, che partendo dal mandato eucaristico del Sinodo che ci vede ormai pronti a celebrare in settembre il Congresso eucaristico diocesano, ha delineato il percorso che scandirà il cammino diocesano dei prossimi tre anni e che ruoterà attorno alla celebrazione del Giubileo del 2025. Sarà il tema della santità declinato in riferimento alle tre virtù teologali della fede, la speranza e la carità, insieme al recupero del patrimonio conciliare nelle sue costituzioni, a sollecitare il cammino pastorale delle nostre comunità nell’anno che precede il Giubileo, come preparazione, l’anno Giubilare dal titolo “Pellegrini di speranza” e quello che seguirà.

Villa BarniDentro questa visione prospettica il vescovo ha collocato alcuni aspetti che nel concreto stanno coinvolgendo e lo faranno in modo sempre più determinante la vita delle comunità parrocchiali: l’avvio delle Comunità pastorali, il rinnovo non solo formale dei Consigli parrocchiali, l’istituzione dell’Osservatorio culturale e dell’ultima Commissione prevista dal Sinodo relativa ad un Fondo o altro contenitore gestionale, per ottimizzare le risorse gestendo e valorizzando i sempre più numerosi immobili inutilizzati, ma da cui si può ricavare il necessario per quelli che invece ancora ci occorrono.

Dopo il vescovo, ha preso la parola don Raimondi che ha illustrato il tentativo di armonizzazione tra il cammino sinodale della Chiesa laudense e quello che si sta vivendo a livello nazionale e universale secondo il desiderio di Papa Francesco. Monsignor Bernardelli ha richiamato alcune questioni inerenti la sperimentazione di alcune Comunità pastorali, chiedendo all’assemblea di pronunciarsi su alcuni quesiti. Monsignor Uggé, vicario generale, ha consegnato la bozza del nuovo direttorio per i Consigli parrocchiali che è stato aggiornato secondo quanto stabilito dal XIV Sinodo. La parte introduttiva è stata riscritta, mentre quella normativa semplificata e aggiornata. Successivamente Giuseppe Migliorini per la Commissione che sta lavorando su un progetto formativo per laici chiamati a svolgere ruoli di coordinamento pastorale o delle stesse comunità, don Guglielmo Cazzulani per la Commissione che si occupa di fare una proposta più specifica circa i cammini di iniziazione cristiana per i ragazzi e, infine, monsignor Badaracco, che ha illustrato l’avvio e il progetto di sviluppo dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali diocesano, sono intervenuti e condiviso la fecondità di un confronto che, partito dal Sinodo, sta passando ora per il lavoro delle Commissioni post sinodali o semplicemente illustrando la realizzazione di quanto deliberato e raccolto nel Libro sinodale.

Come sempre è stato il confronto nei tre gruppi in cui i presenti sono stati suddivisi ad offrire spunti per precisare, determinare e continuare il lavoro che poi ciascuno dovrà portare avanti sempre con il coinvolgimento degli organismi sinodali diocesani

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