Il monito del Papa alla Settimana sociale dei cattolici. La delegazione di Lodi guidata dal vescovo Maurizio

“Al cuore della democrazia”

«La democrazia non è in salute»

Artigiani di democrazia, testimoni di partecipazione, pellegrini di speranza: sono i cattolici che alla 50esima Settimana sociale dei Cattolici organizzata dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) si sono ritrovati dal 3 al 7 luglio a Trieste per rinnovare il loro impegno ad andare “Al cuore della democrazia”. Una cinque giorni di riflessioni, di laboratori di confronto e di conoscenza delle “buone pratiche” che domenica ha visto intervenire Papa Francesco in una terra di confine da cui ha invitato ad «alimentare una nuova civiltà basata sulla pace e sulla fraternità».

Al Trieste Convention Center il Santo Padre ha incontrato di buon mattino i delegati da tutta Italia, compresa la delegazione di Lodi guidata dal vescovo Maurizio. «La democrazia non gode di buona salute», ha detto Papa Bergoglio non nascondendo al proposito neppure la sua preoccupazione anche per la bassissima affluenza delle ultime elezioni. «La partecipazione non si improvvisa, va allenata», ha osservato. Quindi l’invito a non lasciarsi sedurre dalle ideologie che conducono alla negazione di se’. «La democrazia – ha detto il Sommo Pontefice – richiede di passare dal parteggiare al partecipare, dal tifo al dialogo». Papa Francesco ha poi parlato dell’ «indifferenza, cancro della democrazia», incoraggiando a partecipare: «La democrazia non è una scatola vuota ma e’ legata ai valori della persona, della fraternità, dell’ ecologia integrale». E nel dibattito pubblico i cattolici devono essere «voce che denuncia e che propone».

Papa Francesco ha sottolineato: «L’amore politico non si accontenta di curare gli effetti ma si preoccupa di affrontare le cause». Il Santo Padre ha poi presieduto la santa messa in piazza Unità d’Italia incoraggiando i partecipanti alla Settimana Sociale: «Avanti senza paura… senza compromessi sulla dignità umana». Dunque «il politico davanti al popolo, in mezzo al popolo, dietro al popolo» e «non manchi al laicato cattolico organizzare la Speranza ». Secondo lo stile sinodale del discernimento già sperimentato, come pellegrini verso l’imminente giubileo. «Scommettete sul tempo per creare processi», ha ricordato Bergoglio, perché il tempo e’ più importante dell’ occupare spazi. Nella domenica trascorsa con Papa Francesco il senso della Settimana Sociale ha dunque trovato compimento.

Tornando coi delegati da Trieste Lodi il vescovo Maurizio, dopo il richiamo all’incipit tanto simpatico del Papa, che ha citato una canzone sulla città ospitante (appresa dal nonno) solitamente cantata dai combattenti presso il Piave, ha ripreso l’immagine del “cuore della democrazia”: «La persona e la partecipazione sono i cardini per passare da un cuore ferito o addirittura infartuato ad un cuore risanato dall’orizzonte deciso e costante del bene comune».

di Sara Gambarini

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