Piazza della Cattedrale di Lodi

Festa della Repubblica

Saluto del vescovo Maurizio Malvestiti prima della Benedizione alla Comunità

La benedizione nella festa della Repubblica è per tutte le italiane e gli italiani, senza distinzione, a cominciare dal nostro Presidente Sergio Mattarella, garante e custode dell’unità nazionale, con pensiero per i componenti delle pubbliche istituzioni, col proposito di stare al fianco gli uni degli altri e insieme sostenere quanti nella storia comune incontrano difficoltà: per primi gli abitanti della Romagna e di ogni luogo colpito da calamità o dalla guerra, come la cara Ucraina. Siamo chiamati a distinguerci nella solidarietà e nel perseguimento della pace, sapendo di poter contare sempre sulla preziosa riserva di fiducia costituita dalle giovani generazioni.

Desidero interpretare fraternamente i sentimenti di augurio orante delle diverse presenze religiose del territorio. Ne ricordo l’apporto nel tenere viva la coscienza circa il valore di ogni uomo e donna, secondo i principi di umanità, libertà, partecipazione e legalità, che reggono la convivenza sociale e che vanno assicurati anche a quanti vengono da lontano per poter condurre la propria unica esistenza in dignità e sicurezza.

La preghiera per la città e la terra lodigiana si apre alla comunità nazionale nella sua vocazione internazionale, auspicandone quella coesione, che trae forza dal suo patrimonio spirituale, le cui radici religiose sono testimoniate dall’antica cattedrale dedicata all’Assunta che abbiamo di fronte, quale custode delle memorie del nostro patrono san Bassiano: sono loro a intercedere la benedizione divina insieme a san Giovanni XXIII, papa della pace e amico di Lodi, che ricordo perché ci lasciò sessant’anni orsono, il 3 giugno 1963, dopo aver fatto dono al mondo dell’enciclica Pacem in Terris.
Sia pace a tutte le terre e a ciascuno di noi nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Grazie, signor Prefetto, e a tutti buona festa della Repubblica!

+Vescovo Maurizio

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