Ieri, giovedì 9 maggio, in occasione della solennità dell’Ascensione del Signore, Papa Francesco ha indetto ufficialmente il Giubileo ordinario del 2025 con la lettura pubblica e la consegna della Bolla d’Indizione nella Basilica di San Pietro in Vaticano.
La Bolla è un documento ufficiale con il sigillo del Papa, che, oltre ad indicare le date di apertura e chiusura dell’Anno Santo, e le sue modalità di svolgimento, rende noti i temi del Giubileo e i termini in cui viene indetto dal Pontefice. Per questo anno giubilare ordinario, come si sa, il tema scelto è «Pellegrini di Speranza». La Porta santa in San Pietro sarà aperta il 24 dicembre, la domenica successiva in San Giovanni in Laterano, quando tutti i vescovi celebreranno nelle loro cattedrali diocesane l’apertura ufficiale del Giubileo ordinario.
Spes non confundit (leggi il testo completo qui), la speranza non delude, diceva san Paolo. E’ nel segno della speranza che si celebrerà il Giubileo del 2025: “Di speranza, infatti, abbiamo bisogno”, ha detto Francesco nell’omelia: “Ne ha bisogno la società in cui viviamo, spesso immersa nel solo presente e incapace di guardare al futuro; ne ha bisogno la nostra epoca, che a volte si trascina stancamente nel grigiore dell’individualismo e del ‘tirare a campare’”. Di speranza, poi, ha bisogno la Chiesa, “anche quando sperimenta il peso della fatica e della fragilità”. E “di speranza ha bisogno ciascuno di noi: le nostre vite talvolta affaticate e ferite, i nostri cuori assetati di verità, di bontà e di bellezza, i nostri sogni che nessun buio può spegnere. Tutto, dentro e fuori di noi, invoca speranza e va cercando, anche senza saperlo, la vicinanza di Dio”.
Francesco, ricordando anche il Concilio di Nicea, ripropone la questione della datazione della Pasqua: “A tale riguardo, vi sono ancora oggi posizioni differenti, che impediscono di celebrare nello stesso giorno l’evento fondante della fede. Per una provvidenziale circostanza, ciò avverrà proprio nell’anno 2025. Possa essere questo un appello per tutti i cristiani d’oriente e d’occidente a compiere un passo deciso verso l’unità intorno a una data comune per la Pasqua. Molti, è bene ricordarlo, non hanno più cognizione delle diatribe del passato e non comprendono come possano sussistere divisioni a tale proposito”.
Sul sito della Diocesi di Lodi si potrà rimanere aggiornati sugli eventi e sulle celebrazioni inerenti al Giubileo.
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