I giovani al centro: al via “Le 6 città”

 

“LE 6 CITTÀ”
CONFRONTO TRA GIOVANI, AMMINISTRAZIONE E CHIESA
Cosa chiedono i giovani sul tema del lavoro al mondo degli adulti ?

Primo appuntamento:

Paullo, Palazzo Municipale – Sabato 17 novembre, ore 11.00

Interverranno:
Federico Lorenzini, sindaco di Paullo
Mons. Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi
Andrea Bruni, direttore dell’Ufficio per la Pastorale sociale

 

Parte sabato 17 novembre al municipio di Paullo il percorso voluto dal Vescovo Maurizio, in collaborazione con i sindaci delle sei città della Diocesi di Lodi, che mette a confronto le voci dei giovani e l’esperienza degli adulti che amministrano il territorio.

Iniziativa originale, nata dall’intuizione di proseguire il dialogo avviato nell’ultimo incontro dei “Colloqui di San Bassiano” in casa vescovile, il gruppo di lavoro formato dai giovani si pone in dialogo con le figure amministrative – sindaci e assessori – in preparazione ai ‘Tavoli di Panama” della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, programmati a fine gennaio 2019.

Coordinati da don Stefano Ecobi e don Enrico Bastia della pastorale giovanile diocesana, i ragazzi si incontreranno con gli esperti su sei temi, uno per ogni città, che costituiscono la trama della vita ordinaria, al fine di risvegliare in se stessi e negli adulti la responsabilità di chi è in ricerca di un futuro più umano, avviando un “discernimento” profetico a tutto campo. Si toccheranno infatti grandi questioni quali il lavoro, la famiglia, la scuola, le fragilità, il tempo libero e la solidarietà, con lo sguardo di chi ha a cuore di trovare il proprio posto nella società consapevole sia delle personali risorse ed esigenze, sia delle sfide poste dal contesto globalizzato in cui ci muoviamo.

La Chiesa laudense e le istituzioni si pongono in tal senso al servizio dei giovani. Ne ascoltano le voci per cogliere le aspirazioni, i progetti e anche le critiche, che aiutano i responsabili della vita pubblica ad agire sempre più nel segno del bene comune. Si tratta, nelle intenzioni del Vescovo e della Diocesi, di attuare in una delle forme possibili la parabola del lievito buono del Vangelo e porsi quale segno di unità nella comunità umana.

Già la Costituzione pastorale del Concilio Vaticano II sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, la Gaudium et Spes, lo aveva a suo tempo affermato in modo esplicito, offrendo riflessioni che chiedono di essere aggiornate al contesto e alle problematiche dell’attualità.

Solo uno sguardo appassionato ed educato a cogliere le sfide del territorio nelle forme della vita ‘ordinaria’ può interpellare i giovani a considerare se stessi e il proprio presente, complesso ma ricco di opportunità nuove, come il campo buono in cui gettare i semi di una vita che invoca la piena realizzazione.

Dalle “sei città” che aprono le porte dei municipi e le aule dei consigli comunali le nuove generazioni possono trarre linfa per sé e infondere coraggio, idee e slancio ai responsabili della vita pubblica. Protagonisti e partecipi già oggi, per esserlo da adulti anche domani.

condividi su