Si celebra il 18 novembre la III Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili

III Giornata di Preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi

2023: il terzo anno di celebrazione in tutte le Diocesi e le Parrocchie italiane

Il 18 novembre per la Chiesa italiana è la Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Per il terzo anno consecutivo l’appuntamento viene celebrato in corrispondenza della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale.

È il momento in cui l’intera comunità cristiana riunendosi in preghiera chiede il perdono per questi atti infimi e si interroga sul proprio ruolo. L’occasione, si rivela propizia affinché le luci su questo delicato tema vengano tenute accese e le persone sensibilizzate. Diventa possibilità per porsi delle domande, per curare le ferite e non provocarne di nuove. “La bellezza ferita – Curerò la tua ferita e ti guarirò dalla tue piaghe” è il titolo da cui partire nella riflessione. Dinanzi all’orrore dell’abuso e del maltrattamento la meditazione parte dalle parole del profeta Geremia, che si fa messaggero di speranza e consolazione per il popolo afflitto. La CEI, nella lettera con cui invita a sostenere e diffondere l’iniziativa, sottolinea che

«c’è una speranza che si affaccia concretamente all’orizzonte. È venuto il momento di ricucire lo strappo, di ritornare all’antica serenità, di riprendere il cammino che si era bruscamente interrotto. Il profeta si fa quindi promotore di uno straordinario quanto inatteso messaggio di speranza: il Signore è pronto a guarire ogni ferita, anche la più profonda. E a ridare bellezza e dignità alla vita»

La seconda rilevazione sulle attività dei Servizi territoriali di tutela minori e adulti vulnerabili

Un percorso partecipato e diffuso per rispondere al bisogno di tutela di minori e adulti vulnerabili, articolato nell’attivazione di servizi, nella costituzione di équipe di esperti e nell’organizzazione di incontri di formazione e sensibilizzazione. Questo il cammino intrapreso negli ultimi tre anni dalla Chiesa italiana su questo delicato fronte, secondo quanto emerge dalla seconda Rilevazione sulla rete territoriale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili, dal titolo «Proteggere, prevenire, formare», curata dall’Università Cattolica di Piacenza per conto della CEI (vedi qui la Sintesi [.PDF]).

Diffusa oggi, alla vigilia della Giornata di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, fa seguito alla prima Rilevazione, relativa al biennio 2020-2021 (vedi link negli approfondimenti), e intende aggiornare il quadro relativo alle strutture e all’attività del Servizio diocesano o inter-diocesano per la tutela dei minori, del Centro di ascolto e del Servizio regionale per la tutela dei minori nelle varie Diocesi. I risultati sono stati elaborati differenziando tra Nord, Centro e Sud e distinguendo tra Diocesi con popolazione superiore ai 250 mila abitanti, tra i 100 e i 250 mila e al di sotto dei 100 mila abitanti.

Per approfondire

  • Documento completo– 2023 [.PDF] Seconda rilevazione territoriale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili;
  • Pagina [link] dedicata sul sito della CEI con tutti gli allegati;
  • Pagina de il Cittadino [.PDF];
  • Primo report – 2022 [.PDF] territoriale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili;
  • Servizio diocesano [link] per la tutela dei minori;

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