Venerdì 26 maggio la celebrazione con tutti i vescovi della Lombardia presieduta da monsignor Delpini

Santa Maria del Fonte è santuario “regionale”

Il Santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio è stato ufficialmente riconosciuto come “Santuario regionale della Lombardia”

Il Santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio è stato ufficialmente riconosciuto come “Santuario regionale della Lombardia”, proprio nel giorno dell’anniversario dell’apparizione, venerdì 26 maggio, in occasione della Messa presieduta dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, alla presenza di tutti i vescovi e gli emeriti della regione. Alla celebrazione erano presenti le autorità del territorio con una rappresentanza di Regione Lombardia. La processione d’ingresso, con i vescovi delle diocesi lombarde (hanno concelebrato il vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti, il vescovo emerito monsignor Giuseppe Merisi e il vescovo lodigiano di Mondovì monsignor Egidio Miragoli).

Il santuario di Santa Maria del Fonte è da sempre un luogo significativo di ritrovo e preghiera per i fedeli della Lombardia, e non solo, testimoni di una forte devozione che vive nei secoli. Quella devozione che è stata il punto focale dell’omelia dell’arcivescovo Delpini, che ha invitato tutta la comunità, radunata per onorare Santa Maria del Fonte, a imparare una devozione «facile», alla quale proprio il santuario regionale educa.

L’arcivescovo di Milano ha sottolineato:

«Vogliamo compiere un atto di devozione facile, quella che possono praticare tutti: quello che possono correre e saltare e quelli che camminano adagio adagio e quelli che non camminano per niente e non possono fare gradini. Veniamo a compiere un atto di devozione facile, quella che si può praticare quando c’è il sole e quando piove. Veniamo a incontrare Maria, la donna semplice di Nazareth che ci ospiti senza dirci qualche cosa da fare, ma inviti piuttosto a non fare niente, a fermarsi, tranquilli, per un momento: perché la gente ha già troppe cose da fare».

Un invito a incontrare la Vergine che consola, la Vergine che perdona e non castiga, che ascolta e dona sollievo. E, secondo l’arcivescovo Delpini, la gente che visita il santuario di Caravaggio ha bisogno di questa devozione facile, ha bisogno di trovare un prete per la confessione, un’immagine che inviti a pregare, un po’ di silenzio per uscire dal rumore e dalla confusione di un tempo troppo chiassoso e dispersivo. A concludere la celebrazione, la preghiera di affidamento alla Vergine e la benedizione di fronte alla statua di Maria, presso la quale l’arcivescovo Delpini ha annunciato le nomina del milanese don Michele Di Tolve, rettore del Seminario arcivescovile di Milano, a vescovo ausiliare di Roma.

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