Nell’Eucarestia di domani in cattedrale con il vescovo si pregherà anche nel ricordo di Papa Benedetto XVI e di monsignor Magnani

Un “grazie” che si apre alla lode, l’invito a ritrovare la presenza di Dio

Domenica alle 18 la Messa con il “Te Deum”, lunedì per la pace

Nella giornata di domani, domenica 31 dicembre (alle ore 18 in Cattedrale a Lodi), in tutte le chiese del mondo si leverà il Te Deum, il canto di lode e ringraziamento al Signore per l’anno appena trascorso. Un inno carico di riconoscenza e speranza per il futuro, nonostante i dolori e le difficoltà che, accanto alle gioie, hanno segnato e continuano a scandire la vita del mondo. Sarà il vescovo Maurizio a presiedere la liturgia eucaristica nella quale la preghiera e il ricordo si rivolgeranno anche a Papa Benedetto XVI, a un anno esatto dal suo ritorno alla casa del Padre, e a monsignor Paolo Magnani, nato il 31 dicembre 1926 a Pieve Porto Morone, in provincia e diocesi di Pavia, scomparso il 5 novembre scorso a Treviso, di cui era vescovo emerito. Monsignor Magnani fu pastore della nostra diocesi dal 1977 al 1989, anno in cui fu eletto vescovo della città della Marca. Benedetto XVI è nato al Cielo nel 60° anniversario dell’apertura del Concilio ecumenico vaticano, ai cui lavori prese parte, contribuendo a ridisegnare il ruolo della Chiesa nella storia. La testimonianza di amore al “Corpo vivente di Cristo” di Papa Ratzinger è sicuramente una delle eredità più vive. Benedetto XVI ha lasciato una meravigliosa paternità spirituale ed ecclesiale, un patrimonio che ha segnato il Novecento e i primi passi del nuovo Millennio; un desiderio profondo di preghiera di ringraziamento per la sofferenza silenziosamente offerta per il superiore bene della Chiesa.

Lunedì 1 gennaio, il nuovo anno comincerà invece con la Solennità di Maria Madre di Dio: alle ore 18, sempre in Cattedrale, si celebrerà la liturgia eucaristica per la pace col canto del Veni Creator.

«Guardando alla Terra Santa, all’Ucraina, e a tutti gli altri conflitti dimenticati, viene da pensare che la famiglia umana si attardi a seguire la via di unità e di pace, preferendo le illusioni del potere, di chi accumula cose a scapito della creazione e del bene comune, dimenticando che grazie a Dio siamo fratelli e sorelle tutti, e che l’unica via è quella della fraternità, che non ci consente di avere togliendo agli altri le comuni risorse»

ha sottolineato monsignor Malvestiti alla Messa della Veglia di Natale, rimarcando l’impegno per tutti gli uomini di mobilitarsi per il dono della pace. La risposta di chi ha fede, ha continuato il vescovo Maurizio, è quella di chi affida il cambiamento alla grazia divina e alle proprie mani, «con la lettura del Vangelo, la preghiera, la Messa, ma anche la correttezza professionale, ad esempio, e gesti concreti di carità, compiuti nella gratuità, come gratuita è la santità che il Signore vuole donarci. Il Bambino di Betlemme bussa alla nostra coscienza, accogliamolo per trovare noi stessi in Lui e nel prossimo: non bastano le parole, ma serve l’inno della nostra vita, vero canto di lode a Dio».

Il periodo delle feste natalizie si chiuderà sabato 6 gennaio con la celebrazione dell’Epifania. In quell’occasione, sarà conferito il mandato del lettorato a tre seminaristi (Marco Cremascoli della parrocchia di San Biagio a Codogno, Marco Dellanoce della parrocchia dell’Assunta in Lodi, ed Ettore Fumagalli di Spino d’Adda) e dell’accolitato a due seminaristi (Alberto Gibilaro, della parrocchia di San Biagio in Codogno, e Matteo Vailati Facchini della parrocchia dell’Assunzione in Castiglione d’Adda) e a un candidato al diaconato permanente, Marco Moroni della parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo in Lodi.

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