Seconda tappa del triennio Sinodalità e Santità

La Lettera pastorale

Anno giubilare 2025

La Chiesa di Lodi in cammino verso il Giubileo 2025 si prepara ad affrontare la seconda tappa “Pellegrini di speranza” nel triennio “Sinodalità e santità”. Ad accompagnare questo percorso di fede e di conversione “sulle orme dei santi”, la nuova Lettera pastorale del vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti, il cui annuncio arriva in coincidenza con l’avvio dell’Anno pastorale celebrato in Cattedrale a Lodi, venerdì 20 settembre scorso, con il mandato ai catechisti e l’assunzione degli impegni canonici dai sacerdoti destinati a nuovi incarichi pastorali.

Il testo, che sarà presto disponibile anche in formato cartaceo (stampato dalla Sollicitudo Società Cooperativa Sociale Onlus), presenta in copertina l’immagine degli oltre 450 lodigiani che dall’8 all’11 settembre del 2016, guidati dal vescovo Maurizio, hanno partecipato a Roma al pellegrinaggio della misericordia, salutando il Santo Padre con uno striscione esposto durante l’incontro ravvicinato in piazza San Pietro sabato 10.

Speranza figlia della fede

Nella Lettera pastorale di monsignor Malvestiti è la parola “speranza” quella che ricorre con maggiore frequenza. La speranza figlia della fede, amica stretta della carità: cos’è e le sue ragioni; la ricerca della speranza nelle Scritture; formare alla speranza; celebrare la speranza: il vuoto di speranza; diventare segni di speranza; consolazioni e speranza; Maria, segno di speranza. «Camminare insieme sulla stessa Via! È quanto abbiamo sperimentato nel Sinodo XIV della Chiesa di Lodi, il cui Libro, promulgato nella veglia di Pentecoste, sabato 4 giugno 2022, ha aperto l’Anno Eucaristico Diocesano – scrive il vescovo Maurizio introducendo la Lettera pastorale – . Ne ha costituito l’apice il Congresso che si è concluso in piazza della Cattedrale a Lodi, sabato 30 settembre 2024, con la pubblicazione degli “Orientamenti diocesani per la vita liturgica delle comunità”. Il triennio pastorale “Sinodalità e Santità”, scaturito da quella esperienza, è illustrato nella lettera “Sui passi della fede”. Suo intento è la preparazione, la celebrazione e l’assimilazione del Giubileo nel segno della “santità”, declinata anno per anno sulle tre virtù teologali: fede, speranza, carità».

«“Nella carità” – anticipa monsignor Malvestiti – sarà l’ultimo passo da compiere nell’Anno pastorale 2025-2026,con l’appello a riconoscere in essa il carisma più grande, la sintesi perfetta della sequela cristiana e il compimento della santità».

«Di fronte a tante ingiustizie e ai diversi focolai di guerra che, insieme ad innumerevoli innocenti, bruciano nei cuori la speranza, è necessario difenderla, ritrovarla sempre di nuovo e condividerla – sottolinea il presule – . Senza speranza si spegne la virtù che genera i martiri e i confessori della fede, capaci di amare fino alla fine». La vita dei santi, «carica di speranza, è luce che brilla nelle tenebre della storia. Dove la speranza rischia di morire cedendo il passo alla mormorazione, alla corruzione,allo sconforto, alla disperazione; dove in modi palesi o nascosti si smarrisce la percezione dell’Eterno, i santi ne coltivano la nostalgia provvidenziale».

Pellegrini di speranza

Ampio nella Lettera pastorale lo spazio dedicato al significato cristiano della “speranza”, che «tende irresistibilmente al bene, lasciandosi attrarre dall’Infinito e dall’Eterno, che ci interpellano nelle gioie e nelle sofferenze, nei successi e nondimeno negli insuccessi, dialogando col cuore umano sempre inquieto, che anela al riposo in Colui dal quale veniamo e ritorniamo ». I cristiani pellegrini di speranza verso il Giubileo, che «custodisce la certezza che nulla si perde per sempre. Dio non abbandona né il suo popolo, né l’umanità intera sotto il dominio di peccato e morte – rimarca monsignor Malvestiti -. Quel mondo rinnovato che il Creatore e Padre tentò di rilanciare dopo il diluvio, rimanendone deluso, trova nel suo perdono una rigenerazione. L’anno di grazia si compie in Cristo (cfr Lc 4,15-21): è questo Pellegrini di speranza il contenuto di ogni Giubileo poiché in Lui è operante lo Spirito che fa nuove tutte le cose (cfr Ap 21,5).

Nella Pasqua il mondo è rinnovato e il nemico definitivamente sconfitto. Consapevolezza giubilare essenziale deve essere la seguente: Cristo è la porta della salvezza; solo chi entrerà e uscirà attraverso di Lui troverà pascolo (cfr Gv 10,7-9). Nella sua croce sta la nostra unica speranza: è l’ancora che impedisce il naufragio e il fallimento del senso di vivere ripristinando sempre la gioia, quale evidente radice etimologica e contenutistica dell’esperienza giubilare».

Eventi e celebrazioni

Indulgenza, pellegrinaggio, i sacramenti di guarigione, eventi, celebrazioni e chiese giubilari, che nella nostra diocesi sono quattro per l’acquisto, alle condizioni solite indicate dalla Chiesa, dell’indulgenza plenaria giubilare dal 29 dicembre 2024 al 28 dicembre 2025: la basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta in Lodi, la basilica di san Bassiano a Lodi Vecchio, la basilica dei Santi Antonio abate e Francesca Cabrini in Sant’Angelo Lodigiano e il santuario parrocchiale della Madonna dei Cappuccini in Casalpusterlengo. La Lettera pastorale è l’occasione dunque per ripercorrere il cammino sinodale della Chiesa di Lodi in dialogo con quella italiana e universale. Nell’Appendice giubilare di “Pellegrini di speranza” la preghiera, l’inno, il calendario generale e la spiegazione del logo del Giubileo 2025.

* Il testo ufficiale sarà pubblicato l’11 ottobre, memoria di San Giovanni XXIII.

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